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E' un inizio 2024 "con nuove tensioni" e "nuovi rischi" per l'economia. Lo scrive il centro studi di Confindustria, delineando lo scenario con l'analisi mensile congiuntura flash e spiegando che i rischi sono "dovuti alla forte riduzione dei transiti nel canale di Suez per gli attacchi del gruppo yemenita degli Houti. I prezzi di gas e petrolio non ne hanno risentito finora ma restano alti". "A fine 2023 il Pil italiano potrebbe essere andato meglio dell'atteso", sono "ripartiti servizi e costruzioni" ma "l'industria resta debole". Infine l'inflazione è "ai minimi" in Italia ma "non ancora in Europa. I tassi quindi potrebbero rimanere alti ancora per alcuni mesi".