Entrano in vigore le nuove regole, l'obiettivo è favorire la natalità in Italia. Indennità previste per le lavoratrici autonome, anche prima del parto
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Favorire le nascite in Italia, è su questo obiettivo che si basano le novità previste dal governo in materia di famiglia. Cambiano ancora le regole sui congedi di paternità e maternità (che si prendono quando nasce un figlio) e sui congedi parentali (che si possono usare nei primi 12 anni di vita del bambino). Entra in vigore il decreto legislativo (n. 105 del 30 giugno 2022), che a seguito dell'attuazione di una direttiva europea, ha riorganizzato tutta la legislazione italiana che dal 2012 si sta muovendo in materia.
Le novità - Il congedo di paternità per il lavoratori dipendenti è obbligatorio e sarà della durata di 10 giorni lavorativi, pagato al 100 per cento, spendibile dal padre lavoratore dai 2 mesi precedenti ai 5 successivi al parto, sia in caso di nascita sia di morte perinatale del bambino. È un diritto autonomo e distinto che spetta al padre lavoratore, accanto al congedo di paternità cosiddetto alternativo, che spetta soltanto nei casi di morte, grave infermità o abbandono del bambino da parte della madre. I mesi di congedo facoltativo indennizzati (sia per mamma che per papà) salgono da sei a nove, retribuito al 30 per cento, da utilizzare non più fino ai sei anni del figlio ma fino ai 12. La misura verrà estesa anche ai dipendenti pubblici, finora esclusi in attesa di una regolamentazione. Per i lavoratori autonomi e i professionisti viene esteso il diritto all’indennità giornaliera nel caso di gravidanza a rischio anche fino a due mesi prima del parto.
Aumenta da 10 a 11 mesi la durata del diritto al congedo per il genitore solo. È esteso il diritto all’indennità di maternità alle lavoratrici autonome e libere professioniste, anche per i periodi antecedenti i due mesi prima del parto, nel caso di gravi complicanze della gravidanza o di persistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza, sulla base degli accertamenti medici effettuati da un medico della Asl. Si darà la precedenza alle richieste di lavoro agile dei dipendenti e dei caregiver con figli fino a 12 anni di età o disabili.
Sanzioni per i datori di lavoro - Per incrementare la natalità e favorire una maggiore conciliazione della vita professionale e lavorativa, sono previste sanzioni per tutti i datori di lavoro che ostacolano la fruizione del congedo di paternità obbligatoria e promossi interventi e iniziative di carattere informativo per la promozione e la conoscibilità delle misure a sostegno dei genitori e dei prestatori di assistenza.