L'assenza di stranieri in vacanza in Italia pesa soprattutto sulle città d'arte che risentono più notevolmente della loro mancanza
Isola del Giglio © Istockphoto
Un'estate, in particolar modo un mese di agosto, praticamente senza gli 8 milioni di viaggiatori stranieri in Italia che lo scorso anno avevano pernottato nel Belpaese, a causa dalle preoccupazioni crescenti e dei vincoli alle frontiere resi necessari per affrontate l'emergenza coronavirus. E' quanto emerge da una analisi Coldiretti su dati Bankitalia, in occasione dell'unico weekend da bollino nero per il traffico intenso dell'estate 2020.
L'assenza di stranieri in vacanza in Italia pesa soprattutto sulle città d'arte che risentono più notevolmente della loro mancanza ma, sottolinea la Coldiretti, gli stranieri prestano anche particolare attenzione alla qualità dell'alimentazione per la quale destinano una quota elevata della spesa durante la vacanza. Gli effetti si faranno sentire anche dal venir meno della leva positiva del turismo sulle esportazioni nazionali con i turisti che al ritorno in patria cercano sugli scaffali i prodotti gustati durante il viaggio.
Una situazione che, conclude la Coldiretti, pesa dal punto di vista economico ed occupazionale al sistema turistico nazionale per le mancate spese nell'alloggio, nell'alimentazione, nei trasporti, divertimenti e shopping. La spesa per cibi e bevande rappresenta circa 1/3 dell'intero budget delle vacanze per il consumo di pasti nei ristoranti e pizzerie fino ai gelati ma anche per l'acquisto di souvenir.