GLI EFFETTI DEL LOCKDOWN

Coronavirus, Confesercenti: "Teme la chiusura il 35% del settore commercio e turismo" | Confindustria, problemi molto gravi per il 43,7% delle imprese

Il 57% degli imprenditori dei due settori in questa fase è più preoccupato per la recessione economica che per i contagi (41%)

18 Apr 2020 - 16:01
1 di 100
© IPA  | Milano, brindisi pasquale sul ballatoio di una casa di ringhiera milanese
© IPA  | Milano, brindisi pasquale sul ballatoio di una casa di ringhiera milanese
© IPA  | Milano, brindisi pasquale sul ballatoio di una casa di ringhiera milanese

© IPA | Milano, brindisi pasquale sul ballatoio di una casa di ringhiera milanese

© IPA | Milano, brindisi pasquale sul ballatoio di una casa di ringhiera milanese

La "Fase 2" è all'orizzonte, ma molte attività potrebbero non riaprire: il 32% delle piccole e medie imprese di commercio e turismo ritiene che il lockdown, anche se in esaurimento, potrebbe comunque averle messe a rischio di chiudere definitivamente. E un ulteriore 35% teme di chiudere se l'emergenza coronavirus dovesse protrarsi ancora. E' quanto emerge dai calcoli effettuati da Confesercenti sulla base dei dati disponibili.

Il 57% degli imprenditori dei due settori in questa fase è più preoccupato per la recessione economica che per i contagi (41%). Anche con una ripartenza graduale dal 4 maggio, infatti, si stima che la quarantena costerà alle imprese nel 2020 oltre 30 miliardi di euro di fatturato: fino ad un terzo di quello annuale per pubblici esercizi (-29,4%), attività ricettive (-31%) e ambulanti (-32,9%).

Cancellato, in media, anche il 19,4% dei ricavi annuali delle imprese del commercio non alimentare. Arriva a perdere il 25,7% del fatturato l'abbigliamento, che "rischia il baratro" con la perdita della stagione primaverile, la merce giacente e i pagamenti che scadono.

Confindustria, problemi molto gravi per 43,7% imprese  "Le imprese con problemi molto gravi sono adesso il 43,7% contro il 14,4% della precedente indagine". Lo rende noto Confindustria analizzando un campione di 4.420 imprese italiane, circa gli effetti dell'emergenza Covid-19. Il 36,5%, dopo i Dpcm del 22 e del 25 marzo, ha dovuto chiudere la propria attività mentre il 33,8% l'ha chiusa parzialmente. Per il 53,1% dei dipendenti si potrebbe dover ricorrere ad ammortizzatori sociali.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri