Il governatore della Banca d'Italia ha posto l'accento sulla necessità di mantenere la rotta in questo momento ancora difficile per il Paese
Solo unita l'Italia potrà uscire dalla crisi legata alla pandemia. Coesione e politiche nazionali che accrescano il potenziale di crescita rappresentano la ricetta contro l'incubo del Covid prospettata dal governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco. Nel suo tradizionale discorso all'Assiom Forex, arrivato alla 27esima edizione, Visco ha posto l'accento sulla necessità di mantenere la rotta in questo momento ancora difficile per il Paese, con la consapevolezza che la crisi può anche rappresentare un'occasione per risolverne i problemi strutturali.
La pandemia ha colpito duramente l'economia italiana, ma senza distruggerla. Il Paese ha infatti "dimostrato capacità di ripresa", ha spiegato Visco, sottolineando che "deve ora trovare la coesione necessaria per riprendere la via dello sviluppo, sfruttando l'opportunità offerta dalla risposta venuta dall'Unione europea e affrontando i problemi strutturali che lo frenano nell'ambito di una strategia comune, che ha al centro le sfide della sostenibilità ambientale e della transizione digitale".
In un quadro ancora indebolito dalla pandemia resta tuttavia essenziale il sostegno a famiglie e imprese. Visco parla di interventi ancora "indispensabili", che concilino "la protezione dei lavoratori e delle aziende sane" con l'esigenza "di non impedire la fisiologica riallocazione delle risorse verso imprese e settori con più opportunità di crescita" per poi una volta superata l'emergenza costruire misure 'ponte' verso la realizzazione di "riforme e investimenti per ritrovare la via dello sviluppo".
Le parole di Visco arrivano mentre l'Italia sta forse per assistere al suo primo esecutivo guidato da Mario Draghi. Un nome apprezzato dalla comunità finanziaria, che non a caso negli ultimi giorni ha fatto scendere il livello dello spread a livelli record. Proprio per questo Visco ha voluto sottolineare come "una ritrovata fiducia nella qualità delle politiche e nelle prospettive dell'economia potrebbe consentire di ridurre ulteriormente lo spread". Un messaggio di fiducia lanciato forse nei confronti di Draghi, ma anche la certezza che "con il miglioramento della congiuntura, una politica di riequilibrio graduale dei conti pubblici potrebbe rafforzare tali effetti di fiducia e accelerare ulteriormente la riduzione del rapporto tra debito e prodotto".
Nel processo di ripresa anche il mondo bancario svolge un ruolo fondamentale. Il governatore ha ricordato a proposito che gli istituti di credito hanno positivamente mantenuto condizioni di offerta "distese in risposta all'aumento della domanda di fondi da parte delle imprese". La patrimonializzazione degli istituti "ha continuato a rafforzarsi", ha ribadito Visco, sottolineando tuttavia la necessità di mantenere un "sufficiente grado di capitalizzazione degli utili".
Positive le reazioni del mondo finanziario. Per l'amministratore delegato di Borsa Italiana, Raffaele Jerulsami, quello di Visco è stato un discorso "consapevole delle difficoltà', ma pieno di fiducia nel nostro Paese che condivido". Jerusalmi condivide "l'urgenza sottolineata dal Governatore, di dotare il nostro Paese degli strumenti necessari per restare competitivi nello scenario globale". Anche per il presidente dell'Abi Antonio Patuelli sono positive le parole di Visco e soprattutto "gli apprezzamenti" per "gli sforzi delle banche in Italia che hanno ampliato le offerte di prestiti, rafforzato la solidità patrimoniale, ridotto gli stock dei crediti deteriorati ed aumentato in misura rilevante gli accantonamenti prudenziali sui prestiti in bonis".