"Utilizzo dei fondi non corretto da parte dei soggetti attuatori", il 70% delle risorse è già stato assegnato. No alla proroga dello scudo erariale
"L'attuazione del Pnrr è entrata nel vivo e già si registrano diverse segnalazioni di irregolarità". Lo fa notare il procuratore generale della Corte dei Conti Pio Silvestri nella sua relazione all'inaugurazione dell'anno giudiziario. In particolare, ha spiegato, "si tratta di indebita percezione ovvero non corretto utilizzo dei fondi da parte dei soggetti attuatori, irregolarità nella percezione dei contributi o significativi ritardi". Il presidente della Corte dei Conti Guido Carlino dichiara: "Non è necessaria l'ulteriore proroga dello scudo erariale".
"Nonostante l'ingente ammontare di risorse messe a disposizione, è stato registrato un modesto progresso nel loro utilizzo, nonostante sia stato constatato uno stadio sufficientemente avanzato nell'assegnazione delle medesime ai soggetti attuatori, pari a circa 142 miliardi, cioè a oltre il 70% delle risorse del Pnrr". Lo evidenzia la Procura generale della Corte dei Conti per la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario. "Secondo i dati più recenti raccolti dall'Ufficio Parlamentare di Bilancio, basati sulle informazioni contenute nella piattaforma ReGIS al 26 novembre 2023- si ricorda nel documento - risultavano spesi 28,1 miliardi (circa il 14,7% del totale delle risorse europee del Pnrr), mentre restano da spendere 138,2 miliardi per conseguire tutti i target previsti". “I danni derivanti dalle fattispecie illecite in istruttoria - si legge in un passaggio - devono ancora essere esattamente quantificati e non ammontano solo a circa euro 1.800.000,00, ma saranno di importo notevolmente maggiore”.
Alcune "criticità", riferisce Silvestri, sono state rilevate anche nel 2023 nell'erogazione del Reddito di Cittadinanza. Si tratta della presentazione di falsa documentazione da parte dei richiedenti o di irregolare ammissione al contributo. "Sul punto - ha detto Silvestri - particolare attenzione verrà posta a quei fenomeni corruttivi o di mala gestione, che vedono coinvolti funzionari dello Stato indagati per le condotte determinative dello sviamento delle risorse pubbliche, per averle attribuite in capo a soggetti privi dei requisiti prescritti dall'ordinamento". Per quanto riguarda i sussidi finanziari alle imprese "si sono registrate le prime pronunce di merito, in ordine ai profili di criticità emersi per indebita percezione (tramite false dichiarazioni o allegazioni) o per il loro irregolare impiego. Nello scorso anno, ancora numerose sono state le sentenze che hanno riguardato i contributi per l'efficientamento energetico erogati dal GSE.
"Il delineato sistema delle garanzie, unitamente alla perimetrazione normativa dell'elemento psicologico, sembrerebbe rendere non necessaria la ulteriore proroga del cosiddetto 'scudo erariale' (finalizzato a escludere le condotte attive dall'ambito di applicazione della colpa grave), introdotto in via eccezionale nel periodo pandemico per porre un rimedio alla 'paura della firma'". Lo ha detto il presidente della Corte dei Conti Guido Carlino, definendo "apprezzabili" le norme nel Codice dei contratti pubblici e nel decreto legislativo 149 del 2022, che prevedono "una più puntuale perimetrazione della colpa grave".