Giorgetti: "Impatto insignificante sull'Italia". Milano chiude la seduta in rialzo del'1,59%. Parigi avanza dell'1,27%, Francoforte guadagna l'1,12%
Dopo il salvataggio di Credit Suisse da parte di Ubs il titolo della banca svizzera termina la seduta alla Borsa di Zurigo con un tracollo del 55,7% a 0,82 franchi svizzeri dopo aver toccato in giornata un minimo di 0,66 franchi. Il gruppo elvetico, collassato per una crisi di fiducia, si è portato verso il valore di 3 miliardi di franchi assegnatole nell'ambito del salvataggio da parte di Ubs. La banca infatti capitalizza, a fine seduta, 3,2 miliardi di franchi.
Sull'operazione salvataggio, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha affermato: "Riteniamo che le ripercussioni per il sistema bancario italiano siano insignificanti".
La Commissione europea "continua a seguire attentamente la situazione" delle banche dopo il salvataggio di Credit Suisse. E un portavoce dell'esecutivo Ue osserva: "Il sistema bancario europeo si è molto rafforzato in questi ultimi anni ed è attentamente monitorato dalle autorità nazionali e comunitarie", riferendo che Bruxelles resta in stretto contatto con gli organismi di sorveglianza.
Dopo un'apertura in rosso, invece, le Borse europee recuperano nel finale. A Milano l'indice Ftse Mib chiude la seduta in rialzo del'1,59%. Parigi avanza dell'1,27%, Francoforte guadagna l'1,12% e Londra registra + 0,93%. Madrid chiude in guadagno dell'1,31%.
Intanto l'agenzia S&P conferma il rating "A-" di Ubs ma rivede al ribasso l'outlook a negativo da stabile in seguito ai "rischi di esecuzione" legati all'acquisizione di Credit Suisse. "Vediamo un rischio di esecuzione materiale nell'integrazione di Credit Suisse da parte di Ubs", si legge in una nota.