Crescono i pagamenti elettronici: +6,8% in un anno
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L'idea è di rimborsare intorno al 10% della spesa "tracciata" quando si supera una certa soglia. E spunta di nuovo la lotteria degli scontrini
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Nel 2018 in Italia il numero di pagamenti con la moneta elettronica è cresciuto del 6,8% rispetto al 2017. E' quanto emerge dall'Osservatorio di Assofin, Nomisma e Ipsos. L'anno scorso si è registrato un record di importi transati con carte di credito, che hanno superato gli 80 miliardi di euro. Ma il nostro Paese è ancora al di sotto della media Ue: nel rapporto tra valore delle transazioni e Pil ci posizioniamo al 24o posto su 28.
Piano antievasione - Proprio sui pagamenti elettronici, e sulla loro tracciabilità, punta il piano del premier Giuseppe Conte per combattere l'evasione fiscale. Il progetto, illustrato su "Repubblica", prevede una detrazione fiscale significativa per chi supererà una soglia annuale di spesa con la carta. L'ipotesi su cui i tecnici stanno lavorando è di restituire il 10% del totale a chi oltrepassa il limite fissato.
Lotteria degli scontrini - La guerra a chi non paga le tasse potrebbe passare anche attraverso la lotteria degli scontrini, ai quali sarà abbinata una vera e propria estrazione nazionale con un premio mensile associato al codice dello scontrino stesso. L'idea non è una novità, ma con il piano antievasione la proposta potrebbe diventare operativa. La sperimentazione era stata messa in calendario fin dal novembre 2018 per incentivare cittadini e negozianti a utilizzare lo scontrino. Poi si era spostato il via a luglio 2019 e infine, con il decreto fiscale 2019, l'operazione viene fissata al gennaio 2020.
Il contante costa alle casse 24 miliardi - Per colmare il gap rispetto agli altri Paesi europei nel pagamento di moneta elettronica, l'Osservatorio Innovative payments della School of management del Politecnico di Milano auspica "un'azione decisa del governo" e avverte: "Tre anni fa avevamo sviluppato una proposta per la loro incentivazione, per recuperare il mancato gettito di circa 24 miliardi di euro l'anno legato prevalentemente ai pagamenti in contante".
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