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Grazie al credito d'imposta al 110%, si potranno apportare migliorie a case e palazzi a costo zero. Con la misura, inserita nel dl maggio, il governo vuole dare ossigeno all'industria del mattone
Eco-ristrutturazioni degli immobili "a costo zero" attraverso maxi incentivi sul credito di imposta. L'agevolazione è stata annunciata da Giuseppe Conte, che ha fatto il punto sui contenuti del dl maggio. Nel documento, che contiene le misure di sostegno economico per la crisi innescata dall'epidemia, il premier annuncia quandi una novità assoluta "che consentirà a tutti di ristrutturare gli immobili a costo zero: gratis".
Incentivo a ristrutturare - In tal modo, precisa il premier nella sua intervista al "Fatto quotidiano", tutti avranno l'opportunità di adeguare le case alla normativa antisismica e di fare un balzo in avanti sul fronte green. Conte chiarisce che il meccanismo è stato suggerito dal sottosegretrario Riccardo Fraccaro e spiega: "La misura avrà un forte impatto: ci aspettiamo maggiore occupazione e la decisa ripresa delle costruzioni. Una norma che distribuirà tre miliardi di euro ai Comuni per sbloccare lavori di manutenzioni e opere pubbliche con procedure di gara semplificate".
Diciotto mesi di maxi-bonus - Un incentivo senza precedenti, spiega il "Sole 24 Ore", che scatterà dal primo luglio e durerà per diciotto mesi, fino al 31 dicembre 2021, per rimettere in moto l'industria dell'edilizia: si tratta di un credito di imposta al 110% dell'investimento dei proprietari di casa per risparmio energetico o misure antisismiche.
Fraccaro: "Una svolta per l'edilizia" - Il sottosegretario Fraccaro commenta la misura spiegando che "l'Italia deve ripartire ocn un nuovo approccio economico basato sulla sostenibilità amibentale. Il superbonus che ho proposto di inserire nel decreto rappresenta una svolta storica. L'ecobonus passa dal 65% al 110% con una detrazione superiore all'importo speso. Si potrà quindi ottenere lo sconto in fattura e cedere la detrazione fiscale all'impresa".
Il meccanismo - A tutti sarà consentito di cedere il credito di imposta maturato a banche, assicurazioni, o alla stessa imprese che si occupa dei lavori: questi ultimi soggetti anticiperanno le somme necessarie ai lavori e incasseranno il credito di imposta dal fisco, potendo poi cederlo successivamente. In tal modo le famiglie avranno l'opportunità di non anticipare i soldi necessari per pagare i lavori. Ecco dunque perché il governo spera che la misura avrà forti ricadute sull'industria dell'edilizia.. Chi preferirà potrà comunqeu pagare i lavori e riscuotere nei cinque anni successivi il credito di imposta superiore alla spesa.
Edizilia green - Insomma, si tratta di una misura che apre la strada a investimenti che si annunciano enormi per l'edilizia green. I numeri dicono che tali agevolazioni riscuotono sempre un grande successo: ogni anno, dicono Cresme e Ance: si avviano lavori per circa 29 miliardi agevolati dai bonus edilizi. L'investimento per il risparmio energetico vale però circa un ottavo di quello in manutenzioni straordindarie: queso significa che l'ecobonus ha un potenziale straordinario di sviluppo, come anche il sismabonus, ancora non decollato.
Estensione del bonus - D'altra parte, la cessione del credito di imposta viene allargata anche agli interventi di manutenzione e ristrutturazione semplici, oggi agevolate con il 50 e il 65%. L'obiettivo della norma illustrata da Conte è quindi quelli di rafforzare anche gli investimenti ordinari e di dare il via a pacchetti integrati di interventi. Nel superbonus del 110% potranno essere compresi anche interventi diversi, se inquadrati nello stesso progetto. Per esempio, in caso di ristrutturazioni di facciate di palazzi, il credito di imposto fissato al 90% sale al 110% se viene effettuato contemporaneamente anche un lavoro "green" o di adeguamento sismico. Nelle intenzioni del governo, arriva quindi un fortissimo sostegno al pianeta costruzioni.
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