I problemi di solvibilità degli istituti di credito sono iniziati già da qualche anno a partire dal commissariamento della Cassa di Risparmio di Ferrara
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Oggetto di ispezioni da parte della Banca d'Italia, i quattro istituti salvati con il decreto "Salva Banche" sono passati attraverso fasi di commissariamento fino all'attuale configurazione di good bank sotto la guida di Roberto Nicastro. Ma i problemi di solvibilità sono iniziati già qualche anno fa, a partire dal 2013, con il commissariamento della Cassa di Risparmio di Ferrara.
Il 30 maggio 2013 la Cassa di Risparmio di Ferrara viene commissariata, nel 2014 è la volta di Carichieti - Ispettori di Bankitalia si presentano negli uffici e notificano il provvedimento ai vertici di Carife. Nel settembre 2014 è la volta del commissariamento di Carichieti.
Il 24 marzo 2014 indagati i vertici di Banca Etruria - I vertici di Banca Etruria, il presidente Giuseppe Fornasari, il direttore generale Luca Bronchi e il dirigente David Canestri, sono indagati nell'ambito di un'inchiesta aperta dalla procura di Arezzo. L'indagine scattò dopo che gli ispettori della Banca d'Italia, a lavoro in Banca Etruria già da diversi mesi, avevano inviato le loro osservazioni.
L'11 febbraio 2015 commissariata la Popolare Etruria e Lazio - "Gravi perdite del patrimonio" è la causa della proposta di amministrazione straordinaria di Bankitalia con la quale il Ministero dell'Economia dispone quindi lo scioglimento del Cda di Banca Etruria. Perdite che sono emerse dagli "accertamenti ispettivi, avviati dalla Banca d'Italia".
Il 30 agosto 2013 Bankitalia decide la gestione provvisoria della Banca delle Marche - Via Nazionale dispone la sospensione, per due mesi, degli organi con funzioni di amministrazione e controllo di Banca delle Marche.
Banca delle Marche, il 7 novembre 2013 emergono rilievi "pesantissimi" - Dal verbale di ispezione di Bankitalia sulla gestione di Banca delle Marche emergono rilievi definiti "pesantissimi" su gran parte dei membri del Cda e del management in carica nel 2011 e 2012, sulla concessione di crediti a rischio e sul trattamento di fine rapporto milionario ottenuto nel 2011 dell'ex direttore generale Massimo Bianconi (7 milioni), e il bonus da 2,3 milioni incassato nel 2012, al momento dell'uscita definitiva da un istituto di credito che ormai aveva l'acqua alla gola. Il verbale di Palazzo Koch era stato consegnato il 28 ottobre ai due commissari straordinari di BM Giuseppe Feliziani e Federico Terrinoni, insediatisi il 15 ottobre con il compito di traghettare la banca fuori dalla tempesta.
Il 13 ottobre 2015 prorogata procedura di amministrazione straordinaria della Banca delle Marche - Banca d'Italia delibera la proroga di due mesi della procedura di amministrazione straordinaria per Banca Marche, nel giorno stesso della scadenza dei due anni di commissariamento.
Il 22 novembre 2015 varato il decreto "Salva Banche" - Il Governo, dopo aver tentato di salvare le 4 banche attraverso il Fondo interbancario di tutela dei depositi e nell'imminenza dell'entrata in vigore (dal primo gennaio 2016) del bail in (il salvataggio 'interno') per le banche, vara il decreto con cui nascono "Nuova Cariferrara", "Nuova Banca Etruria", "Nuova Banca Marche" e "Nuova Carichieti". Sono i quattro istituti ripuliti dai crediti deterioriati. Il provvedimento prevede una vendita al più presto delle 4 banche 'ripulite' con l'obiettivo di massimizzare il profitto. Depositi, conti correnti e obbligazioni ordinarie sono tutelati dall'accordo deciso con l'Ue. Le perdite sono state assorbite in prima battuta dagli strumenti di investimento più rischiosi: le azioni e le "obbligazioni subordinate".