Tra i nodi da sciogliere anche quelli legati alle tutele sugli alimenti, alle case green e ai biocarburanti
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Accanto al delicato negoziato sul Pnrr e all'eterno nodo sulla condivisione delle responsabilità nella gestione dei flussi migratori, l'asse Roma-Bruxelles è sempre più rovente, animato da altre partite cruciali che rischiano di segnarne i rapporti. Almeno una decina di fronti restano aperti.
L'Ue ha acceso un faro su tre diverse misure previste tra gli obiettivi che l'Italia doveva conseguire entro dicembre 2022: dopo un primo rinvio di un mese, per ricevere la terza tranche da 19 miliardi di euro (attesa in origine a fine febbraio) l'Italia ora dovrà aspettare altri trenta giorni per la valutazione.
Sarà il commissario Ue per l'Economia, Paolo Gentiloni, a svelare a breve la proposta di riforma delle regole di bilancio Ue. Roma ambisce a più flessibilità, con una traiettoria "su misura" per il rientro del debito e una "golden rule" per scomputare dal calcolo del deficit le spese per gli investimenti verdi.
L'ultimatum dell'Ue è già arrivato: all'appello per la ratifica della riforma del fondo salva-Stati manca soltanto Roma. Senza il suo sigillo, il "backstop" per contenere i rischi di contagio durante eventuali crisi bancarie resta bloccato.
Anche il futuro delle concessioni per le spiagge passa da Bruxelles, che da oltre dieci anni attende l'allineamento dell'Italia alla direttiva Bolkestein. E il 20 aprile ci sarà un nuovo pronunciamento della Corte di Giustizia europea.
L'accordo sullo stop alle auto a benzina e diesel dal 2035 è ormai stato adottato a maggioranza dai Ventisette, ma Roma ha promesso battaglia per convincere l'Ue a includere i biocarburanti tra le eccezioni.
Scintille si prospettano anche sulla proposta di direttiva "Edpb" sull'efficienza energetica degli immobili: un salto di classe da raggiungere già nel 2030 con ristrutturazioni su larga scala e considerato "irragionevole" dal governo.
Il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha ribadito più volte il "no" dell'Italia all'etichetta a colori francese al vaglio dell'Ue per le informazioni ai consumatori sui valori nutrizionali dei prodotti alimentari.
Sul piatto anche l'etichetta sanitaria voluta dall'Irlanda su vino e alcolici in Ue, sulla quale governo e regioni fanno fronte comune contrario.
Con il novel food che avanza a grandi passi e l'ok dell'Ue alle farine a base d'insetti, Roma chiede più tutele.
Dopo anni di scontri sugli aiuti di Stato concessi ad Alitalia, presto per la vicepresidente Ue Margrethe Vestager potrebbe essere tempo di esprimersi sulla proposta di acquisizione di Ita da parte della tedesca Lufthansa.
Anche i piani di Cdp da una parte o del fondo statunitense Kkr dall'altra di rilevare le infrastrutture di rete di Tim dovranno passare al vaglio di della Commissione europea.
La revisione in arrivo della legislazione Ue sui prodotti farmaceutici preoccupa il governo, che chiede di non indebolire la proprietà intellettuale e di trovare "un giusto equilibrio" fra un accesso più semplice ai farmaci e la competitività del settore.