"Siamo pronti a portare gli Stati Uniti davanti al Wto", ha avvertito la Commissione Ue. La Merkel: "I dazi sono negativi per tutti"
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Dopo "la decisione di Trump sui dazi sull'acciaio e l'alluminio" il primo obiettivo dell'Unione europea è "il dialogo con gli Usa". A indicarlo è il vicepresidente della Commissione Ue, Jyrki Katainen, il quale spiega che l'Ue sta "preparando contromisure, ma speriamo di non doverle usare". Se però "si avverasse il peggior scenario possibile", l'Europa è "pronta a portare gli Usa davanti al Wto".
"Ci aspettiamo che l'Unione europea sia trattata come un blocco unico, non possiamo accettare che sia divisa in categorie differenti", ha aggiunto Katainen, precisando che l'Ue ha regole rigide sugli aiuti di Stato che dovrebbero "rassicurare" gli americani sul fatto che l'industria non ha sussidi.
Merkel: "Dazi negativi per tutti" - "Se si rischia una guerra commerciale con gli Stati Uniti? Non uso un linguaggio marziale, ma è chiaro che i dazi sono svantaggiosi per tutti", ha affermato Angela Merkel. La cancelliera ha sottolineato la necessità che l'Ue "curi il canale del dialogo con gli Usa, ma anche con altri partner colpiti da effetti collaterali come la Cina".
Francia: "Risposta ai dazi sarà collettiva, lunedì a Bruxelles" - Anche la Francia ha fatto sapere di "deplorare" la decisione del presidente Donald Trump: il ministro francese dell'Economia, Bruno Le Maire, ha dichiarato che la reazione "può essere soltanto collettiva a livello europeo se vogliamo che sia efficace", anticipando che lunedì si incontrerà a Bruxelles con i rappresentanti dell'industria dell'acciaio che operano in Francia "per valutare le conseguenze delle decisioni americane". Le Maire ha poi avvertito che "una guerra commerciale tra Stati Uniti e resto del mondo farà solo dei perdenti".
L'industria dell'acciaio Ue: "A rischio milioni di posti di lavoro" - Alla protesta anti-Usa si è unita anche la lobby dei produttori di acciaio europei, affermando di "condannare fermamente" la decisione di Trump. Lo si legge in una nota di Eurofer, secondo cui la misura statunitense "potrebbe costare decine di migliaia di posti di lavoro".
Gli agricoltori europei: "Preoccupa la decisione americana" - "L'ultima cosa di cui abbiamo bisogno": così il segretario generale del Copa e Cogeca, Pekka Pesonen, ha commentato la decisione americana, facendosi portavoce del timore delle organizzazioni agricole e delle cooperative agroalimentari europee sul fatto che le tensioni commerciali potrebbero finire per colpire anche il settore agricolo comunitario. "Gli Stati Uniti sono un importante sbocco per i prodotti agroalimentari europei - ha evidenziato Pesonen - abbiamo una relazione commerciale stabile per l'agricoltura, che non vogliamo mettere a repentaglio. Esortiamo alla moderazione nelle discussioni da entrambe le parti".