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Debito pubblico, Bankitalia: a novembre superata quota 3.000 miliardi | "Per un Paese l'importante è la capacità di farvi fronte"

Diffusi i dati di novembre 2024 relativi al debito e al fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche e alle entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato

15 Gen 2025 - 11:39
 © ansa

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A novembre il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 23,9 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 3.005,2 miliardi. Lo comunica Bankitalia nel report "Finanza pubblica: fabbisogno e debito", in cui sono stati diffusi i dati di novembre 2024 relativi al debito e al fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche e alle entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato. L'aumento, si sottolinea, riflette quello delle disponibilità liquide del Tesoro (20,9 miliardi, a 63,9) e il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (3,2 miliardi).

In senso opposto ha invece operato l'effetto complessivo degli scarti e dei premi all'emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione dei tassi di cambio (complessivamente 0,2 miliardi). Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito consolidato delle Amministrazioni centrali è aumentato di 23,9 miliardi, mentre quello delle Amministrazioni locali e quello degli Enti di previdenza sono rimasti invariati. La vita media residua è rimasta stabile a 7,8 anni.

Stato di salute di un Paese in base alle capacità di far fronte al debito

 "Dal punto di vista economico, ciò che rileva per valutare lo stato di salute delle finanze pubbliche di un Paese non è tanto il debito pubblico in termini nominali, quanto il suo andamento in relazione alla capacità del Paese di fare fronte a esso", spiega la Banca d'Italia nel comunicato. "Il debito pubblico in termini nominali presenta variazioni del suo valore da un mese all'altro solitamente al rialzo nel corso dell'anno; le riduzioni sono più rare, di solito in mesi dove si concentrano le principali scadenze tributarie", sottolinea.

La quota di debito di Bankitalia

 La quota del debito detenuta dalla Banca d'Italia è invece diminuita al 21,8 per cento (dal 22,1 per cento del mese precedente); a ottobre (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) quella detenuta dai non residenti è aumentata al 30,5 per cento (dal 30,2 per cento del mese precedente), mentre quella in capo agli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) è lievemente diminuita al 14,3 per cento (dal 14,4 per cento in settembre).

Le entrate tributarie

 Lo scorso novembre le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 51,7 miliardi, in diminuzione dello 0,1 per cento (0,1 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2023. Nei primi undici mesi dell'anno scorso le entrate tributarie sono state pari a 504,3 miliardi, in aumento del 5,0 per cento (24,2 miliardi) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

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