Sono invece 290mila i nuovi pensionamenti stimati per il 2019, che diventano 330mila se ai "quotisti" si aggiungono le uscite con "Opzione donna", Ape sociale e "canale-precoci"
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Chi avrà maturato i requisiti di "Quota 100" nel triennio 2019-2021 potrà decidere di usufruirne anche al termine della sperimentazione. E’ una delle ultime novità pensionistiche del decretone varato una settimana fa e arrivato al suo format conclusivo, con tanto di relazione tecnica chiusa. Il testo è atteso al Colle. Sono 290mila i nuovi pensionamenti con "Quota 100" stimati per il 2019 che diventano 330mila se ai "quotisti" si aggiungono le uscite con "Opzione donna", Ape sociale e "canale-precoci". La relazione tecnica del decreto chiarisce anche i numeri definitivi di reddito e pensioni di cittadinanza: sono un milione e 248mila i nuclei che ne beneficeranno. Di questi, le famiglie con soli stranieri sono 154mila.
I costi - Il pacchetto pensioni costerà 4,6 miliardi per quest’anno e 48,2 miliardi nel decennio (al netto delle pensioni di cittadinanza). Per il reddito, invece, nel 2019 ci saranno a disposizione poco più di 5,6 miliardi.
"Quota 100" - Un’altra novità introdotta sulle pensioni è che per raggiungere i 38 anni di contributi minimi non si potranno cumulare versamenti effettuati fuori dalle gestioni Inps, come per esempio in una cassa privatizzata.
Reddito di cittadinanza - Il testo chiarisce meglio anche il meccanismo delle offerte di lavoro congrue: nel primo anno, la prima offerta dovrà arrivare entro un raggio di 100 chilometri da casa, la seconda entro 250 km e per la terza si considererà tutto il territorio nazionale.