Il ministro del Lavoro: "Con il Decreto Dignità abbiamo messo un freno al precariato"
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Il Jobs Act? "Riforma folle". Lo scrive su Facebook il ministro del Lavoro Luigi Di Maio, attaccando la riforma del lavoro di Renzi, che ha "come effetto collaterale" l'essere "un incentivo a smettere di lavorare, un modo per dire ai cittadini che non sono più utili, un modo per umiliare le persone". "Il M5s ha sempre osteggiato il Jobs Act", dice Di Maio per il quale "Chi ha fatto il Jobs Act è un assassino politico". Renzi: "Parole vergognose".
Con il Decreto Dignità abbiamo messo un freno al precariato e la settimana scorsa abbiamo fatto ripartire la cassa integrazione in deroga per aiutare migliaia di famiglie italiane", afferma ancora il vicepremier.
Con il Jobs Act, ricorda Di Maio su Facebook, "hanno tolto la cassa integrazione per cessazione, hanno cancellato un anno di cassa integrazione ai lavoratori giustificando l'azione con sussidi di disoccupazione. Peccato che quel sussidio arriverà solo una volta perso definitivamente il lavoro per cui ti sei magari impegnato per una vita. Anche questo è un effetto collaterale di quella folle riforma che è stata il Jobs Act".
"Oggi tutti i giornali si rendono conto dei casini che il Pd ha combinato con il Jobs Act perché presto scadrà la cassa integrazione per 140mila operai. Quando Renzi portava avanti la distruzione dei diritti dei lavoratori voi media eravate tutti lì ad osannarlo, e oggi che si vedono i risultati deleteri di quella riforma siete qui a dare la colpa a noi", aggiunge accusando Renzi di aver "sdoganato il precariato a vita e abolendo i diritti fondamentali dei lavoratori".
Renzi: "Io assassino politico per Jobs act? Parole Di Maio vergognose" - "Di Maio mi accusa di essere un assassino politico. Usa parole vergognose, specie pensando a chi è stato ucciso davvero per aver fatto riforme del mercato del lavoro. Non sa quello che dice. Comunque: il Jobs act ha creato un milione di posti di lavoro: vedremo chi saprà fare di meglio", replica su Twitter il senatore del Pd ed ex premier, Matteo Renzi.