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Dalla Relazione Semestrale Dia, riferita al secondo semestre 2020, emerge come la criminalità organizzata utilizzi sempre di più criptovalute. "A testimonianza che la mafia è in grado di cogliere le varie opportunità offerte dalla globalizzazione - si legge -, si evidenzia il ricorso a pagamenti con criptovalute quali i bitcoin e più recentemente il monero che non consentono tracciamento e sfuggono al monitoraggio bancario".