Il colosso dell'intrattenimento americano ha iniziato il secondo round di riduzione del personale. L'obiettivo è risparmiare 5,5 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni
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A Disney è cominciata un'altra e più ampia ondata di tagli ai posti di lavoro, portando i licenziamenti a quota 4.000. Questo provvedimento è parte di un piano di riduzione delle spese di 5,5 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni, annunciato all'inizio dell'anno dall'amministratore delegato Bob Iger. Tale misura è però anche destinata a non essere l'ultima.
Secondo la rivista statunitense Variety, questi licenziamenti riguardano svariati settori del gruppo come il canale Espn e la società di produzione Disney Entertainment. Il colosso americano ha sottolineato che i licenziamenti sono parte di una più ampia riorganizzazione e che non si aspetta che tali misure abbiano un impatto su chi lavora nei suoi parchi e resort. Inoltre, Disney, si legge in una nota, si sta "imbarcando in una significativa trasformazione" che si tradurrà in una "crescita e in una redditività sostenute nelle nostre attività di streaming, posizionandoci per navigare le sfide economiche globali e portare risultati agli azionisti".