Dalle tavole dell'Istat emerge come nei nuclei famigliari con tre o più figli il tasso di disoccupazione si attesti al 10%, dato che sale al 22,6% tra i 25-34enni
Nel 2016, rispetto allo scorso anno, il numero di famiglie con persone in cerca di occupazione è diminuito solamente di poche migliaia di unità rimanendo ampiamente sopra quota un milione. È quanto emerge dalle ultime tavole diffuse dall’Istat riguardanti la situazione occupazionale delle famiglie italiane.
In termini assoluti si parla di 1.085.000 nuclei – in calo appunto dello 0,7% rispetto alle 1.092.000 del 2015 – e il fattore più preoccupante, è che nella maggior parte dei casi, quasi la metà, si tratta di coppie con figli: 448mila i nuclei con tutte le forze di lavoro in cerca di occupazione.
Elevata anche la quota di single in cerca di un lavoro, pari a 290mila unità (di cui 178mila di sesso maschile e 113 di sesso femminile), e le famiglie con un solo genitore, 222 mila (192mila le donne e 30mila gli uomini). Risultano essere, invece, 80mila le coppie senza famiglie in cui tutte le forze di lavoro sono disoccupate.
Osservando le dinamiche territoriali si può notare come oltre la metà dei nuclei famigliari con difficoltà occupazionali risieda nel Mezzogiorno, con 587mila unità. A seguire troviamo le famiglie residenti nel Nord, con 300mila unità (di cui 189 mila nel Nord-Ovest e 111mila nel Nord-Est) e quelle residenti nel Centro Italia, 198 mila.
Nettamente superiore anche la quota di residenti al Sud e nelle Isole sul totale delle coppie disoccupate con figli. Si parla infatti di 296mila unità contro le 89mila del Nord (56mila quelle residenti nel Nord-Ovest e 32mila quelle del Nord-Est) e le 64mila del Centro. Situazione abbastanza simile tra Nord e Mezzogiorno invece per quanto riguarda i single in cerca di lavoro: alle 115mila unità del Sud e delle Isole si affiancano le 111mila unità dell’Italia settentrionale. In questo caso, con 64 mila disoccupati, è infatti il Centro l’area del Paese che riporta la quota più esigua.
Osservando la tabella relativa al tasso di disoccupazione dei coniugi, o conviventi, con età compresa tra i 25 ed i 64 anni con figli, si può notare come il tasso di disoccupazione aumenti all’aumentare del numero dei figli. Tra i nuclei famigliari con un solo figlio il tasso di disoccupazione si attesta infatti al 7,3%, per salire al 7,7% in quelli con due figli e al 10% in quelle con tre o più figli.
Il dato più allarmante riguarda la classe di età più giovane: tra i 25-34 il tasso di disoccupazione è pari all’11,8% per le famiglie con un figlio, mentre sale al 15% per quelle con due figli e al 22,6% per quelle con tre figli o più.