Il provvedimento riguarda oltre 300mila lavoratori precari inquadrati come collaboratori coordinati e continuativi
La parola che sta facendo discutere in queste ore è "Dis.Coll" che sta per "Disoccupazione per i collaboratori coordinati e continuativi". Si tratta del paracadute per i precari istituito nel 2015 in via sperimentale e confermato per il 2016. Per l'anno in corso però, non era ancora stato rinnovato fino a quando, nel pomeriggio di venerdì 10 febbraio, il ministero del Lavoro ha fornito chiarimenti: "Si sta operando per realizzare una disposizione, da inserire nel D.d.L. Milleproroghe, che garantisca la continuità dell'erogazione della Dis.Coll".
L'obiettivo del Ministero guidato da Poletti è quello di affrontare la materia una volta per tutte con "una specifica previsione strutturale, da definire all'interno della legge delega sul lavoro autonomo non imprenditoriale attualmente all'esame della Camera".
Smentito quindi quanto fatto sapere in precedenza dall'Inps e cioè che non era più possibile per i collaboratori ricevere l'indennità di disoccupazione Dis-Coll istituita nel 2015. "Nessuna indennità - avvertiva l'Inps fino a poche ore fa - sarà erogabile a fronte delle cessazioni involontarie di contratti di collaborazione coordinata e continuativa anche a progetto intervenuti dall'inizio del 2017".
Ma adesso il Governo ha fatto un passo indietro e scelto di inserire nel Milleproroghe una norma per garantire anche per il 2017 il salvagente destinato agli oltre 300mila Cococo.