Un emendamento al decreto prevede che la media ponderata della temperatura degli edifici pubblici non dovrà superare i 19 gradi centigradi
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È in arrivo una stretta a termosifoni e condizionatori delle pubbliche amministrazioni. Dal primo maggio 2022 al 31 marzo 2023, la media ponderata della temperatura degli edifici pubblici non dovrà superare i 19 gradi centigradi, con 2 gradi in più di tolleranza, per quanto riguarda il riscaldamento e non dovrà essere inferiore a 27 gradi, meno 2 gradi di tolleranza, con il condizionamento. Lo prevede un emendamento al dl bollette approvato dalle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera.
Arriva così una prima risposta del Parlamento alla crisi energetica.
Un'altra novità dell'ultima ora è l'esenzione dell'imposta di registro per gli immobili dati in comodato d'uso a profughi provenienti dall'Ucraina, prevista da un altro emendamento.