LA SCHEDA

Niente tasse sulle donazioni genitori-figli: le novità dopo la sentenza della Cassazione | Ecco quando non si paga

La decisione della sezione tributaria della corte interviene su una circolare del 2015 dell'Agenzia delle Entrate. Le novità per le imposte

di Dario Donato
22 Mar 2024 - 12:06
17.00 NOVEMBRE, MESE DELLE TASSE SRV © Tgcom24

17.00 NOVEMBRE, MESE DELLE TASSE SRV © Tgcom24

Un genitore o un fratello che aiuta il familiare a comprare un'auto o una casa tramite bonifico non può essere soggetto a tassazione perché il trasferimento è considerato donazione informale e non è soggetto all'obbligo di registrazione. Questo un esempio pratico di come l'ultima sentenza della Cassazione (n.7442) interviene su una vecchia circolare dell'Agenzia delle Entrate risalente al 2015.

Proviamo a capire in termini pratici cosa cambia e quali sono i casi interessati dalle ultime decisioni della sezione tributaria della Consulta.

Le donazioni informali e indirette non sono soggette a tassazione perché non sussiste obbligo di registrazione. 

Ci sono però differenze sostanziali tra le tipologie di donazioni. Quelle formali sono registrate in atti pubblici e formalizzate da un notaio alla presenza di due testimoni. Quelle informali possono essere esemplificate in un bonifico da parte di un familiare nei confronti di un altro per un aiuto economico. Ad esempio il bonifico effettuato da un padre al figlio e utile per l'acquisto di un'automobile. Quindi quel bonifico non è tassabile secondo le nuove specifiche. 

Vediamo in quali casi e con quali aliquote sono previste imposte sulle donazioni: il coniuge e i figli sono tenuti a pagare il 4% del valore oltre la franchigia di un milione di euro. I fratelli devono pagare il 6% sul valore dei beni eccedenti i 100mila euro. Stessa cifra, ma senza franchigia, per i parenti oltre il terzo grado. Per le altre persone la percentuale ammonta all'8%. 

Sintetizzando, le tasse sono dovute in tutti i casi in cui le operazioni finanziarie sono soggette a registrazione obbligatoria oppure se sono registrate volontariamente. Si, perché esiste anche una casistica in cui sono le persone coinvolte a voler registrare la donazione, anche se non è necessario. Di solito questo avviene per chiarire la successione ereditaria in famiglia oppure nel caso in cui chi riceve il bonifico, ad esempio, tema lo scattare di un accertamento fiscale anche su altri tributi a causa dell'aumento reddituale.

Come evidenzia Antonio Tomassini, fiscalista e partner dello studio DLA Piper  "le donazioni informali o liberalità informali sono un tema storico nella fiscalità del passaggio generazionale e ben vengano i chiarimenti della Cassazione. Quello che vediamo tuttavia è che il fenomeno è spesso limitato a somme di denaro e sovente non di importo ingente e soprattutto non bisogna dimenticare che una corretta pianificazione patrimoniale, anche per gestire il rapporto tra eredi, p quasi sempre meglio che passi da un atto formale. Quindi bene che le donazioni non registrate si limitino a trasferimenti di denaro di importo contenuto ma per importi rilevanti è consigliabile ricorrere al notaio".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri