"La politica monetaria della Bce non è il fattore principale per la bassa redditività delle banche", ha detto il presidente della Bce
"Le misure della Bce, a partire dal quantitative easing, hanno fatto risparmiare solo nel 2015 circa 28 miliardi di euro, sotto forma di minori tassi d'interesse, al ministero delle Finanze tedesco". Lo ha ricordato il presidente della Bce, Mario Draghi, intervenendo al Bundestag (Parlamento) a Berlino. "Capisco che le persone abbiano timori", ma "i provvedimenti presi - ha poi assicurato - stanno funzionando" anche a beneficio dei risparmiatori tedeschi.
"Se vogliamo che i risparmiatori traggano beneficio da più alti tassi d'interesse in futuro, dovremo creare opportunità d'investimento per mettere a frutto produttivamente quei risparmi", ha detto il presidente della Bce. "Come ha detto Wolfgang Schaeuble (negli ultimi mesi fortemente critico verso l'Eurotower e i tassi negativi ndr.) qui un paio di settimane fa, usciremo da questa fase di bassi tassi d'interesse solo se abbiamo crescita più sostenibile in Europa".
"La politica monetaria della Bce non è il fattore principale per la bassa redditività delle banche", che piuttosto è associata a "una bassa efficienza operativa", ha aggiunto Draghi. "In Germania il rapporto fra costi e fatturato è mediamente più alto rispetto ad altre giurisdizioni". "Servono riforme strutturali per rialzare i tassi dai livelli minimi. "Le riforme strutturali sono necessarie per aumentare l'output potenziale nell'Eurozona e aumentare i tassi di interesse nel lungo termine", ha sottolineato Draghi.
Capo della commissione Bundestag: "Draghi danneggia le banche tedesche" - Dal canto suo Gunther Krichbaum, il capo della Commissione Affari europei del Parlamento tedesco, ha affermato invece che i bassi tassi di interesse danneggiano le banche tedesche e sono un "salvataggio occulto" per Paesi che non fanno riforme strutturali. Alla domanda su cosa "dia piu' fastidio" ai deputati tedeschi circa "la politica di Draghi", Krichbaum ha risposto che "i tassi bassi bassi incidono soprattutto sulle nostre banche, le banche popolari, le casse di risparmio, perché il loro mestiere" è "prestare il denaro ma per i crediti di lungo termine non c'è quasi più nulla".
Lagarde: "Ripresa fragile e crescita debole a livello globale" - Intanto il direttore generale del Fondo monetario internazionale (Fmi), Christine Lagarde, ha ricordato che "la ripresa economica globale continua a essere debole e fragile, continuiamo a trovarci il problema di una crescita troppo bassa per un periodo troppo lungo, a beneficio di pochi". Nell'Eurozona, ha aggiunto, "il debito è alto e ci sono debolezze su molte banche. La politica monetaria deve restare espansiva".