Il premier all'assemblea di Confindustria: "L'Italia vive oggi un periodo di forte ripresa, l'esecuto stima una crescita intorno al 6% quest'anno"
Il governo ha deciso di eliminare, per l'ultimo trimestre dell'anno, gli oneri di sistema del gas per tutti e quelli dell'elettricità per famiglie e piccole imprese. E' quanto afferma Mario Draghi sottolineando che, senza un intervento del governo, "nel prossimo trimestre il prezzo della luce potrebbe salire del 40%, mentre quello del gas del 30%". Si tratta di un intervento da oltre tre miliardi di euro, dopo quello da 1,2 miliardi avvenuto a giugno.
"Il governo non alzerà le tasse, i soldi ora si danno"Intervenuto all'assemblea di Confindustria, il premier assicura: "Voglio riaffermare che il governo da parte sua non ha intenzione di aumentare le tasse. In questo momento i soldi si danno e non si prendono".
"Forte ripresa, stima crescita al 6%" Secondo Draghi, "l'Italia vive oggi un periodo di forte ripresa, il governo stima una crescita intorno al 6% quest'anno a fronte del 4,5% ipotizzato a primavera. La crescita che abbiamo davanti è un rimbalzo, legato alla forte caduta del prodotto interno lordo registrata l'anno scorso. Nel 2020, l'economia italiana si è contratta dell'8,9%, una delle recessioni più profonde d'Europa. Era dunque inevitabile che alla riapertura si accompagnasse una forte accelerazione dell'attività. La sfida per il governo - e per tutto il sistema produttivo e le parti sociali - è fare in modo che questa ripresa sia duratura e sostenibile".
"Per ripresa evitare nuovi contagi e chiusure" "Per assicurare la sostenibilità della ripresa - prosegue il presidente del Consiglio - dobbiamo prima di tutto impedire che ci siano altre significative ondate di contagio. Il governo sta agendo con la massima determinazione per evitare nuove chiusure. Voglio quindi ringraziare ancora una volta gli italiani per la convinzione con cui hanno aderito alla campagna vaccinale, e le imprese per l'impegno dimostrato nel cooperare alla sua organizzazione".
"Transizione ecologica non è scelta ma necessità" Il premier spiega quindi che "la transizione ecologica non è una scelta ma una necessità. Ma dobbiamo tenere conto della capacita' di riconversione delle nostre strutture produttive. Lo Stato deve fare la sua parte nell'aiutare cittadini e imprese a sostenere i costi di questa trasformazione e prestare particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione".
"Vulnerabilità economia riemergeranno, ora equilibrio" "L'Italia si sta rimettendo in piedi dopo una crisi profonda. Questa fase richiede una politica di bilancio equilibrata ed efficace. Le conseguenze dello shock economico causato dalla pandemia, a partire dall'aumento dell'indebitamento privato, richiedono tempo per essere assorbite. Misure straordinarie come la moratoria sul credito bancario hanno nascosto vulnerabilità del nostro sistema economico che sono destinate a riemergere nel tempo. La fiducia di famiglie e imprese è elevata ma fragile. La priorità deve essere quella di preservare la loro capacità di spesa e la loro volontà di investire".
L'appello alle imprese: "Vi chiedo di fare di più" Draghi conclude poi il suo intervento con un appello: "La mia presenza oggi è un ringraziamento a tutte le imprese e ai loro lavoratori. Per la vostra capacità di reagire e innovare, in anni molto difficili per la nostra società. Ma oggi vi chiedo di fare di più. Vorrei che la pagina che state scrivendo oggi con il vostro impegno fosse ricordata come un momento storico. Nessuno può chiamarsi fuori. Sono certo, conoscendo le virtù dell'impresa, che sarà una pagina di cui l'Italia andrà fiera."