La multinazionale svedese incontra i sindacati: metà dei lavoratori in uscita proviene dal quartier generale di Porcia (Pordenone)
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Il gruppo Electrolux ha annunciato esuberi in Italia per un totale di 373 addetti, tra i quali 199 operai e 174 impiegati. Lo ha detto il segretario Uilm di Pordenone Roberto Zaami, che ha preso parte all'incontro-fiume con i vertici italiani della multinazionale svedese. Sul tavolo, il piano di razionalizzazione del personale dell'azienda. Il gruppo in ottobre aveva annunciato un taglio di 3.000 posti di lavoro, favorendo dimissioni anticipate; di questi 1.700 in Europa, 400 circa dei quali in Italia. Metà di queste eccedenze è nel quartier generale di Porcia (Pordenone).
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La maggior parte delle eccedenze annunciate da Electrolux lavora nello stabilimento di Porcia (Pordenone) che produce lavatrici: si tratta di 73 esuberi tra gli impiegati, oltre a ulteriori 13 che prestano servizio nella vicina Pordenone e 10 che si occupano dell'ufficio Sales; in quest'ultimo settore, alcune posizioni prestano servizio ad Assago (Milano).
Per gli operai, sono state confermate le 95 eccedenze annunciate già a settembre e che sono ancora coinvolte nel contratto di solidarietà che scadrà a giugno.
Per quanto riguarda la restante parte del piano complessivo degli esuberi in Italia, a Cerreto d'Esi (Ancona), dove si producono cappe aspiranti, sono stati individuati in esubero 5 impiegati e 13 operai; a Forlì (forni e piani cottura) 38 impiegati e 70 operai; a Susegana (Treviso), dove si producono frigoriferi, 30 impiegati e 16 operai; a Solaro (Milano), specializzata nelle lavastoviglie, 5 impiegati e 5 operai.
In totale, dalla multinazionale svedese è stato dichiarato in esubero l'8% della forza occupazionale in Italia.
Il quarto trimestre chiude per Electrolux con un Risultato operativo del Gruppo in perdita di 284 milioni di euro (-3,2 mld di corone svedesi; -2,0%) in sensibile aumento rispetto ai 168 milioni dello stesso periodo del 2022 (+68,4%). E' soprattutto la flessione nel mercato del Nord America a pesare sui conti della multinazionale svedese, che in Italia ha vari stabilimenti, con quartier generale a Porcia (Pordenone), dove si producono lavatrici.
In generale, nel quarto trimestre le vendite nette sono stimate a 3,2 miliardi di euro, con un calo organico di circa l'1%. In Nord America si è registrata una flebile domanda per il Black Friday, così come per il resto dell'anno, con un calo nei prezzi, in particolare nella refrigerazione, categoria chiave per quell'area geografica. Inoltre, la chiusura di uno stabilimento e l'apertura di uno nuovo, di produzione di cucine, a Springfield ha avuto un impatto negativo sia in termini di costi aggiuntivi che di disponibilità dei prodotti. Pesa infine una svalutazione di crediti d'imposta statunitensi per 107 milioni di euro.
L'annuncio dei risultati dell'ultimo quarto di anno, come segnalano i quotidiani del Fvg, ha fatto crollare di quasi il 5% le azioni alla Borsa di Stoccolma. Ora, si attende il 2 febbraio quando il gruppo svedese pubblicherà i risultati annuali.