Delle 575mila istanze che avevano i requisiti, ha spiegato l'a.d. Ruffini, "ne sono state lavorate circa 502mila"
I contribuenti hanno presentato a Equitalia al 23 marzo circa 600mila domande di adesione alla definizione agevolata, definita anche rottamazione delle cartelle. Lo riferisce l'amministratore delegato di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini, in un'audizione alla Camera. Delle 575mila istanze che avevano i requisiti, ha spiegato, "ne sono state lavorate circa 502mila per un controvalore complessivo di circa 8,3 miliardi".
Ruffini ha spiegato che la somma di 8,3 miliardi "potrà subire una modifica, innanzitutto, dopo le verifiche sull'effettiva possibilità di definire tutti i debiti indicati dai contribuenti nelle loro istanze". Inoltre, da tale cifra, che è già al netto delle somme aggiuntive e degli interessi di mora eventualmente maturati dopo la trasmissione dei carichi, dagli enti creditori a Equitalia - spiega - andranno decurtati gli importi affidati, a titolo di "sanzione", nonché aggiunti gli oneri di riscossione, i diritti di notifica della cartella di pagamento e le eventuali spese per procedure esecutive.
L'importo finale sarà comunicato al contribuente entro il 31 maggio 2017 per effettuare il relativo pagamento secondo il piano prescelto (unica soluzione o a rate). Le domande di rottamazione delle cartelle hanno riguardato per il 63,1% persone fisiche (per il 21,5% degli importi), per il 23,3% persone fisiche con attività economica (21,3% degli importi) e per il 13,6% persone giuridiche (per il 57,2% degli importi).
Oltre 5,77 miliardi (il 69,4% del totale) delle somme contenute nelle istanze già lavorate sono crediti verso l'Agenzia delle entrate mentre 1,69 miliardi (il 20,4%) riguardano l'Inps.