INDAGINE A CAMPIONE

Eurispes: un uomo su tre ha avuto paura per la propria aggressività

Tre uomini su quattro hanno avuto almeno un'esperienza di atteggiamenti di "mascolinità tossica"

12 Apr 2025 - 14:20
 © agenzia

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Un uomo su tre si è spaventato almeno una volta per la propria aggressività. E' quanto emerge dall'indagine Eurispes "Che cos'è la maschilità oggi?" sulle percezioni degli uomini riguardo "al sè, al corpo, alle funzioni sociali e al ruolo rispetto alle donne". In particolare dunque viene rilevata la percezione o paura della propria aggressività o della tossicità maschile. Dalla ricerca emerge poi una "maschilità in difficoltà" e "in bilico" fra tradizione e nuove sensibilità sociali, con la sensazione degli uomini di essere "in secondo piano" rispetto alle istanze femminili. 

Rapporto positivo con il corpo

 Secondo lo studio, il 71,8% degli uomini valuta positivamente il rapporto con il proprio corpo, anche se si evidenzia un calo del livello di accettazione con l'aumentare dell'età e risulta importante per la maggior parte degli uomini prendersi attivamente cura del proprio aspetto esteriore. A conferma di questo dato, il 20,9%  pratica regolarmente esercizio fisico, ma solo una minoranza utilizza prodotti cosmetici o ricorre a trattamenti estetici. In quest'ultimo caso, il 15,3% degli uomini ammette di essersi sottoposto a qualche tipo di intervento. Inoltre, tre uomini su quattro ritengono che i media impongano standard estetici maschili difficilmente raggiungibili influenzando, di conseguenza, la propria percezione del corpo. 

Emozioni e disagio

 Dal punto di vista delle emozioni il 39,2% sostiene di non sentirsi a proprio agio nell'identificare e  descrivere ciò che si prova. Oltre un uomo su quattro confessa di sentire di dover nascondere o reprimere alcune emozioni per apparire più "forte" o "mascolino". 

Relazioni e "competizione"

 Quanto alla dimensione relazionale della maschilità, dalle amicizie alle relazioni sentimentali, analizzata dal report, a sei uomini su dieci capita di sentirsi in competizione con i coetanei maschi sul piano del successo personale. E la maggioranza (64,4%) riconosce un'influenza significativa delle figure maschili ei riferimento della propria famiglia nella formazione della propria identità di uomo. 

Lontani dalle istanze femministe

 Secondo la ricerca, inoltre, poco più della metà degli uomini dichiara di sentirsi poco, o per niente, vicina alle istanze del movimento femminista contemporaneo. E il 44% denuncia una maggiore attenzione nella tutela dei diritti delle donne rispetto a quelli degli uomini. Ma per quanto riguarda l'aggressività, appunto, il 35,2% riferisce di averne avuto paura almeno una volta o qualche volta nella vita. 

Mascolinità tossica

 Dall'analisi emerge poi che il 75,6% ha avuto almeno un'esperienza diretta o indiretta di atteggiamenti inquadrabili in quella che viene definita "mascolinità tossica". Ma al tempo stesso il 58,9% crede si debba parlare di "femminilità tossica" con la stessa frequenza con cui si discute di quella maschile. E poi il 48% si parla troppo poco della violenza femminile sugli uomini. 

Quasi il 60% ritiene poi che la società non supporti adeguatamente il ruolo del padre. A questo proposito, più del 70% ritiene che l'interruzione volontaria di gravidanza non sia una questione riguardante solo ed esclusivamente le donne. Sulla ridefinizione dei ruoli di genere e quindi sulla capacità di adattamento della popolazione maschile a queste trasformazioni, il 32,3% manifesta ancora difficoltà. 

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