L'analisi di IHS Markit

Eurozona: continua la fase di espansione dell'area

Secondo le stime della società il Pil del nostro Paese potrebbe crescere dello 0,5% nel secondo trimestre, contro il +0,7% che interesserà Francia e Germania e il +1% previsto per la Spagna.

05 Giu 2017 - 16:57
 © lapresse

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Dopo gli aumenti consecutivi registrati nei mesi precedenti, a maggio l’indice Pmi composito calcolato da IHS Markit per l’Eurozona è rimasto stabile sui livelli di aprile, attestandosi a 56,8 punti.

Nonostante la variazione sia nulla rispetto alle precedenti rilevazioni, l’indice si presenta comunque molto al di sopra della soglia dei 50 punti (che divide una fase di contrazione dell’attività economica da un fase di espansione), confermando come l’Eurozona - spiegano gli economisti di Markit - stia “vivendo un forte secondo trimestre, in linea con una crescita del PIL di 0.7 punti percentuali”.

Nel resoconto si legge che nel mese di maggio la forte espansione della produzione dell’Eurozona è stata supportata da un massiccio aumento del flusso di ordini in entrata, che a sua volta ha comportato una crescita delle commesse inevase, favorendo la creazione di nuovi posti di lavoro.

Osservando l’analisi sui singoli Paesi, è la Germania a presentare l'indice più elevato, dove si è attestato a 57,4 punti contro i 57,3 previsti nella stima flash. Segue la Spagna, che però, con un rallentamento a 57,2 punti, registra il risultato peggiore da due mesi a questa parte. Bene, invece, la Francia dove, nonostante il dato sia stato rivisto al ribasso rispetto alla stima flash (da 57,6 a 56,9 punti), l’indice si posiziona al livello massimo registrato negli ultimi 72 mesi. Anche in Italia, come in Spagna, si rileva un leggero peggioramento dell’indice Pmi composito: 55,2 punti.

Anche le ultime rilevazioni relative all’indice Pmi del settore terziario hanno indicato un rallentamento per l’Italia. L’indice si è infatti attestato a 55,1 punti a maggio, contro i 56,2 di aprile. Anche in questo caso però Markit spiega che, nonostante il rallentamento dell’indice, a metà del secondo trimestre il settore terziario ha continuato a crescere, registrando un aumento sia dell’attività economica che degli ordini, con una conseguente crescita della forza lavoro del settore, sebbene più lenta di quella che ha interessato i mesi precedenti. Secondo le stime, il Pil del nostro Paese potrebbe crescere dello 0,5% nel secondo trimestre, contro il +0,7% che interesserà Francia e Germania e il +1% previsto per la Spagna.

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