A pesare, secondo l’Adoc, è soprattutto la pressione fiscale: al 43,7% nel nostro Paese
A causa, tra le altre cose dell’alta pressione fiscale e del maggior impatto che essa ha sul reddito delle famiglie italiane, la capacità reddituale in Italia risulta ben più bassa di quanto non lo sia in media nell’Unione europea.
Mentre in Europa la pressione fiscale si attesta al 40,9%, in Italia è del 43,7%, tra le più alte dell’Unione. Senza contare che le spese quotidiane hanno un impatto del 64% sul reddito. Ciò fa sì che, alla fine dei conti, il reddito sia e inferiore di circa 500 euro alla media Ue. In termini percentuali, il 20% in meno.
Mentre in Italia, secondo l’analisi, una famiglia dispone in media, mensilmente, di 2.806 euro, in Europa la cifra sale a 3.371. Ad alzare la media europea i casi della Germania, con una disponibilità familiare mensile di quattromila euro e un peso delle spese medie inferiore alla metà del reddito, o della Francia, con un reddito medio di oltre 3.200 euro e un’incidenza delle spese pari al 59%, o ancora del Regno Unito, che nonostante l’incidenza del 61% ha però un reddito medio disponibile di 3.500 euro.
C’è da dire, tuttavia, che nel 2015 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici (in valori correnti) è aumentato dello 0,9%, nonostante il -0,6% registrato nell’ultimo trimestre dell’anno. Nel primo trimestre il reddito disponibile ha riportato un nuovo incremento dello 0,8% rispetto al trimestre precedente dello 0,7% in termini tendenziali.