Unasca: “Nei due mesi di lockdown abbiamo contribuito a sbrigare le pratiche indifferibili per permettere la circolazione di mezzi necessari a far marciare il Paese: dal trasporto delle merci, in particolare alimentari e medicinali, ai mezzi di soccorso e quelli per l’igiene urbano. Un lavoro silenzioso ma essenziale, orgogliosi di averlo svolto”
Blocco del traffico a Roma per lo smog, è polemica
Il governo ha incluso gli studi di consulenza automobilistica tra le imprese che possono riaprire al pubblico il 4 maggio, in concomitanza con quelle di commercio dei veicoli. La ripartenza della filiera dell’automotive è all’insegna della digitalizzazione: dal 6 maggio, infatti, aumenta il numero di pratiche automobilistiche che verranno incluse nel fascicolo digitale del Documento Unico di circolazione.
"Siamo gli sportelli sul territorio a disposizione degli automobilisti, degli autotrasportatori, dei motociclisti. Riapriamo dopo due mesi pronti a osservare tutte le norme di precauzione per tutelare la salute di utenti e dipendenti delle nostre aziende. Nei due mesi di lockdown abbiamo contribuito a sbrigare le pratiche indifferibili per permettere la circolazione di mezzi necessari a far marciare il Paese: dal trasporto delle merci (quali in particolare alimentari e medicinali), ai mezzi di soccorso, e quelli per l’igiene urbano. Un lavoro silenzioso ma essenziale che siamo orgogliosi di aver svolto", dichiara Yvonne Guarnerio, segretario nazionale degli Studi di consulenza Unasca (Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica).
Una grande novità riguarda il fatto che, gli studi ripartiranno all’insegna del Documento Unico di circolazione. La più importante svolta nel processo di digitalizzazione nel mondo dei servizi per la circolazione fisica e giuridica dei veicoli. "Esattamente un anno fa – prosegue Guarnerio –, Unasca organizzava un importante convegno con Motorizzazione e Aci/Pra, a Roma, per fare il punto su questo processo epocale, ovvero quello del Documento Unico del veicolo. Purtroppo si comincia oggi, mentre il Paese riparte con scenari preoccupanti, con previsioni di caduta del Pil, e in particolare di caduta verticale del mercato dell’auto".
"Tuttavia il Documento Unico è un traguardo storico, - conclude - presidiato costantemente dalla nostra categoria, soprattutto da quel 5 maggio dello scorso anno. Naturalmente abbiamo accompagnato i nostri professionisti con numerosi seminari sia frontali sia, dopo l’avvio del lockdown, su piattaforme digitali. Il risultato è che siamo pronti a lavorare in formato completamente dematerializzato una serie di pratiche auto, fermo restando che fin dal 2004 come Sportelli Telematici dell’Automobilista (STA), si gestiscono telematicamente già il 95% delle stesse".