Al contrario, rispetto ad un anno fa entrambi gli indici risultano in aumento
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A gennaio 2018 il fatturato dell’industria ha registrato una forte diminuzione (-2,8%), invertendo la rotta rispetto ai tre mesi precedenti. Osservando nel dettaglio le tabelle diffuse dall’Istituto nazionale di statistica si può notare come la flessione congiunturale che ha interessato il fatturato totale dell’industria sia stata influenzata dalle performance negative riscontrate sia dal fatturato estero che da quello interno.
Infatti, su entrambi i mercati si è registrata una flessione di 3,8 punti. Dal dettaglio sui raggruppamenti principali di industrie si evince che ha portare giù il fatturato sono state tutte le componenti. Per i beni di consumo si registra infatti un calo dell’1,5% (-3,8% per quelli durevoli e -1% per quelli non durevoli), -per i beni strumentali un -5,8%, per quelli intermedi un -1,8% e un -1,7% per l’energia.
Rispetto a dicembre risultano in calo anche gli ordinativi. In questo caso il dato totale ha riportato una diminuzione del 4,5% rispetto al mese precedente, riportando un -6,4% sul mercato intra muros e un -1,9% su quello estero. Decisamente più positivo il confronto tendenziale: rispetto ad un anno fa sia il fatturato che gli ordinativi sono aumentati in maniera piuttosto marcata, riportando rispettivamente un +5,3% (+4,6% sul mercato interno e +6,3% su quello estero) ed un +9,6% (+9,7% quelli interni e +9,5% quelli esteri).
Rispetto al gennaio scorso per tutti i raggruppamenti principali di industrie si rileva un aumento de fatturato: +4,2% per i beni di consumo (+7,1% per quelli durevoli e +3,9% per quelli non durevoli), +2% per i beni strumentali, +8,2% per i beni intermedi e +5,1% per l’energia.