La banca centrale americana non esclude tuttavia un nuovo rialzo dei tassi: continuerà a monitorare i dati economici ed è pronta ad aggiustare la propria politica monetaria "se necessario"
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La Fed si prende un pausa e, per il secondo mese consecutivo, lascia i tassi di interesse invariati ai massimi da 22 anni. Il costo del denaro resta fermo compreso in una forchetta fra il 5,25% e il 5,50%. La Federal Reserve lascia tuttavia la porta aperta a un nuovo rialzo dei tassi: continuerà a monitorare i dati economici ed è pronta ad aggiustare la propria politica monetaria "se appropriato".
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La banca centrale americana interverrà "a fronte di rischi che potrebbero impedire il raggiungimento del target di inflazione del 2%". E parla di un'economia "forte" nel terzo trimestre.
La Federal Reserve ha insomma lasciato la porta aperta a ulteriori aumenti, se la pressione dell'inflazione dovesse accelerare nei prossimi mesi. In una nota si annuncia che verrà mantenuto il tasso di riferimento a circa il 5,4%, il più alto da 22 anni. Dopo avere avviato nel marzo del 2022 una serie di rialzi, la più aggressiva degli ultimi quattro decenni, la Fed da luglio ha mantenuto invariati i tassi in un range tra il 5,25% e il 5,50%.
La Fed afferma inoltre che l'inflazione resta elevata e sottolinea la necessità di "stare attenti ai rischi". Le conclusioni dell'istituto sono giunte al termine delle due giorni di riunione in cui ha deciso all'unanimità di lasciare i tassi invariati.
La banca centrale è concentrata sul suo doppio mandato, quello della massima occupazione e della stabilità dei prezzi, ha affermato il presidente Jerome Powell. "Senza stabilità dei prezzi l'economia non funziona. Siamo fermamente impegnati a riportare l'inflazione al 2% e, vista quanta strada abbiamo fatto, ci muoviamo con cautela".
L'economia statunitense si è dimostrata "resiliente in modo sorprendente", ha proseguito Powell. "È cresciuta ben oltre le attese".