Dal 2009 entrato a far parte del gruppo London Stock Exchange, non teme l'effetto Brexit perché, dice l'a.d. Jerusalmi, "i nostri investitori internazionali ci mettono al riparo dai rischi"
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Il Ftse Mib compie i suoi primi dieci anni di vita e l'indice principale dei mercati azionari italiani ha festeggiato il suo compleanno con il consueto rintocco della campanella di Piazza Affari. Borsa Italiana, che fa parte del gruppo London Stock Exchange, non teme gli effetti della Brexit e l'amministratore delegato Raffaele Jerusalmi assicura: "Abbiamo una quantità tale di investitori internazionali che ci portano a non correre rischi".
Comit30, Mib30 e Ftse Mib - Prima del Ftse Mib, l'indice di riferimento del mercato italiano aveva debuttato a Piazza Affari il 31 dicembre 1992 con il nome di Comit 30, trasformatosi due anni dopo in Mib30. Nel 2009 BorsaItaliana entra nel gruppo londinese e vede quindi la luce il FtseMib. L'indice principale comprende le 40 società piùcapitalizzate e liquide del mercato di Borsa Italiana (Mta), cherappresentano oltre l'80% della capitalizzazione complessiva equasi il 90% del controvalore degli scambi. La società piùgrande del paniere è Enel, seguita da Eni, Intesa Sanpaolo,Unicredit e Generali. Le società di recente ingresso sono Hera(marzo 2019), Amplifon, Diasorin e Juventus (dicembre 2018).
Il compleanno a Milano - Per festeggiare l'indice principale è giunto a Milano il ceodi Ftse Russel, Wagas Samad, il quale ha ricordato che lesocietà che compongono l'intero paniere hanno unacapitalizzazione di oltre 450 miliardi di euro. "Si continuaa registrare - ha detto - un crescente interesse da parte degliinvestitori".
Il bilancio di questo primo decennio di vita, ha detto Jerusalmi, è decisamente positivo. "Va sottolineato - sottolinea - ungrande successo per gli indici e il numero di utilizzatori". E conclude: "C'è un mercato che è molto più internazionale,ma che ha ancora un grande potenziale".