Secondo la Cgia di Mestre, con il 730 gli italiani avranno rimborsi per 8,2 miliardi, per un importo medio di 700 euro.
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E' partita la rivoluzione 730. Dal 15 aprile è infatti disponibile online il nuovo modello di dichiarazione precompiltata, destinato a circa 20 milioni di contribuenti, lavoratori dipendenti e pensionati. Ecco una mini-guida al nuovo sistema. Secondo la Cgia di Mestre, chi presenta il 730 recupererà dal fisco e dall'Inps almeno 8,2 miliardi di euro, per un importo medio di 700 euro.
COS'E': Si tratta di una vera e propria dichiarazione dei redditi nella quale l'Agenzia delle Entrate ha già inserito i dati su redditi, ritenute, versamenti e alcune spese detraibili o deducibili. Il contribuente deve solo verificare se i dati inseriti sono corretti. Quindi, a seconda dei casi, può accettare la dichiarazione senza fare modifiche, rettificare i dati non corretti, integrare la dichiarazione per inserire altre spese deducibili o detraibili.
I TEMPI: La dichiarazione sarà disponibile online dal 15 aprile. Potrà essere presentata dal primo maggio al 7 luglio.
RESTA ALTERNATIVA TRADIZIONALE: La precompilata è comunque facoltativa. E' infatti sempre possibile presentare la dichiarazione dei redditi con le modalità ordinarie (modello 730 o modello Unico).
PER CHI E' PREDISPOSTA: Per il primo anno di sperimentazione, il 730 precompilato vale per i contribuenti che hanno percepito nel 2014 redditi di lavoro dipendente inseriti nella Certificazione Unica 2015 ed hanno presentato per il 2013 il modello 730 oppure il modello Unico o Unico Mini.
GLI ESCLUSI: Sono i contribuenti non in possesso dei requisiti per la presentazione del modello 730 o che non possono presentarlo personalmente. Tra questi i contribuenti con partita Iva (tranne i produttori agricoli in regime di esonero).
COME ACCEDERE: occorre essere in possesso delle credenziali Fisconline rilasciate dalle Entrate (codice Pin e password), oppure della Carta Nazionale dei Servizi o delle credenziali Inps. Effettuato l'accesso, si possono visualizzare: la dichiarazione precompilata, l'elenco dei dati inseriti nella dichiarazione e di quelli che l'Agenzia non ha potuto inserire perché non completi o incongruenti. Il contribuente può chiedere di vedere questi documenti anche al proprio sostituto d'imposta (datore di lavoro o ente pensionistico), se presta assistenza fiscale, a un Caf o a un commercialista. In questi casi, è necessario rilasciare preventivamente un'apposita delega.
I DATI GIA' PRESENTI: L'Agenzia inserisce nel 730 precompilato le informazioni contenute nella Certificazione Unica (redditi di lavoro dipendente, compensi di lavoro autonomo occasionale, ritenute Irpef, addizionale regionale e comunale, dati dei familiari a carico), alcuni dati contenuti nella dichiarazione dell'anno precedente (eccedenze di imposte non richieste a rimborso, oneri detraibili in più periodi d'imposta) e altri dati presenti in Anagrafe tributaria (per esempio, i versamenti effettuati con il modello F24), oltre agli interessi passivi sui mutui in corso, i premi assicurativi e i contributi previdenziali e assistenziali e i contributi versati per lavoratori domestici.
COSA MANCA: Per l'anno 2014 l'Agenzia non ha ancora inserito spese sanitarie, spese per istruzione, spese funebri e assegno al coniuge separato, perché non in possesso delle informazioni.
INTEGRAZIONI E CORREZIONI: Se il 730 precompilato non richiede alcuna correzione o integrazione, il contribuente lo può accettare senza modifiche. Se, invece, alcuni dati risultano non corretti o incompleti, o mancano del tutto, il contribuente è tenuto a modificarlo direttamente o tramite sostituto, Caf e professionista. Quando la dichiarazione è modificata, viene elaborato e messo a disposizione un nuovo modello 730 con il risultato della nuova liquidazione delle imposte dovute o del rimborso spettante. Al contribuente che accetta il modello 730 precompilato, senza apportare modifiche, non saranno controllati i documenti che attestano le spese indicate nella dichiarazione e non sarà effettuato il controllo preventivo sui rimborsi d'imposta superiori a 4.000 euro. Se, invece, il contribuente modifica la precompilata (direttamente o tramite il sostituto d'imposta), l'Agenzia eseguirà il controllo formale su tutti gli oneri indicati, compresi quelli trasmessi dagli enti esterni (banche, assicurazioni ed enti previdenziali).
Cgia: con 730 rimborsi per 8,2 mld a italiani - I 20 milioni di contribuenti italiani che quest'anno presenteranno il modello 730 recupereranno dal fisco e dall'Inps almeno 8,2 miliardi di euro. Lo indica la Cgia di Mestre secondo la quale il rimborso medio ottenuto da ciascun lavoratore dipendente sarà attorno ai 700 euro, mentre tra i pensionati l'importo medio si aggirerà tra i 500 e i 600 euro. Nel 2014 poco più di un lavoratore dipendente/pensionato su 2 ha presentato il 730: le Regioni più interessate dall'utilizzo di questo modello sono state la Puglia (62,9%), la Basilicata (62,3%) e il Molise (62,2%). Tra le meno "coinvolte" la Provincia autonoma di Bolzano (47,9%), la Sardegna (47,5%) e la Campania (46,4%). La media nazionale si è attestata al 55,5%.
I numeri del Modello 730
IRPEF restituita | 8,2 miliardi di € |
Rimborso medio | |
dipendenti | 700 € |
pensionati | 500€ - 600€ |
% dei dipendenti/pensionati che hanno presentato il 730 | 55,50% |
Elaborazione Ufficio Studi CGIA
Nota Nel 2014 (anno di imposta 2013) sono stati presentati 19.220.493 Modelli 730. Per l'anno in corso l'Agenzia delle Entrate prevede di metterne a disposizione poco meno di 20 milioni di precompilati.
Stima della % dei titolari di reddito da lavoro dipendente o da pensione che presentano il Modello 730
Regione |
N° Modelli 730 |
N° Totale Dipendenti/Pensionati | %
Dipen./pens. che |
Puglia | 1.318.739 | 2.096.616 | 62,9% |
Basilicata | 199.100 | 319.481 | 62,3% |
Molise | 112.101 | 180.241 | 62,2% |
Marche | 592.090 | 963.234 | 61,5% |
Veneto | 1.781.212 | 3.040.935 | 58,6% |
Emilia Romagna | 1.694.971 | 2.900.452 | 58,4% |
Sicilia | 1.379.287 | 2.373.467 | 58,1% |
Provincia autonoma Trento | 211.165 | 365.134 | 57,8% |
Friuli Venezia Giulia | 475.905 | 823.455 | 57,8% |
Abruzzo | 440.370 | 772.489 | 57,0% |
Lazio | 1.792.330 | 3.188.213 | 56,2% |
Valle d'Aosta | 46.651 | 83.859 | 55,6% |
Lombardia | 3.358.166 | 6.101.155 | 55,0% |
Umbria | 296.260 | 540.123 | 54,9% |
Piemonte | 1.497.804 | 2.738.260 | 54,7% |
Liguria | 541.111 | 1.003.649 | 53,9% |
Toscana | 1.186.677 | 2.296.150 | 51,7% |
Calabria | 509.639 | 1.024.291 | 49,8% |
Provincia autonoma Bolzano | 176.516 | 368.824 | 47,9% |
Sardegna | 427.205 | 899.808 | 47,5% |
Campania | 1.183.194 | 2.552.015 | 46,4% |
ITALIA | 19.220.493 | 34.631.971 | 55,5% |
Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Ministero dell'Economia e delle Finanze