Manovra 2023, le voci principali su spese e coperture
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Dalla nuova rottamazione delle mini-cartelle fino agli sconti per le controversie tributarie: tutto quello che c'è da sapere
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Fisco e nuove legittimazioni: con la nuova manovra arrivano 12 sanatorie volute dal governo che così prosegue con la linea della compliance verso il contribuente. Dalla nuova rottamazione delle mini-cartelle entro i 1.000 euro, al condono per chi non ha dichiarato nella dichiarazione dei redditi le criptovalute, fino a notevoli sconti per definire le controversie tributarie. Ecco quelle più comuni.
Saranno rottamate le cartelle sotto i 1000 euro affidate alla riscossione dal 2000 al 2015, ma gli enti locali titolari del credito dovranno dare l'ok. Dovranno comunque essere pagate dal debitore le sanzioni e il rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notifica.
Con la manovra è stato definito un regime fiscale per i guadagni da criptovalute (plusvalenze iscritte nei Redditi Diversi e tassate al 26%), che godranno il vantaggio di non essere tassate fino a 2000 euro annui. E' prevista una sanatoria per il passato. Per aderire alla regolarizzazione delle cripto valute detenute fino al 31 dicembre 2021 i contribuenti dovranno presentare una domanda di emersione, delle criptovalute detenute e se da queste è risultata una plusvalenza su questa plusvalenza è prevista un'imposta sostitutiva del 3,5%.
Riguarda tutti i giudizi. Per i giudizi in primo grado, si fa pace, pagando il 90% delle imposte, se si è al secondo grado si paga il 40%, se la sentenza di primo grado è stata favorevole al contribuente. se la sentenza di secondo grado è stata favorevole al contribuente si paga il 15% delle imposte. Se si è davanti alla Cassazione e il contribuente ha sempre vinto si paga il 5%.
I contribuenti che hanno ricevuto un avviso bonario per gli errori emersi dai controlli automatizzati del Fisco potranno definire con modalità agevolate le somme dovute e contestato nell'avviso bonario sempre che il termine di pagamento non sia già scaduto.
Saranno sanabili irregolarità, infrazioni e inosservanze di obblighi o adempimenti, di natura formale, che non incidono sulla determinazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi, dell'Iva e dell'Irap e sul pagamento di questi tributi. Per rimuovere l'errore si paghera' una somma forfait di 200 euro.
Chi si è dimenticato di dichiarare o ha sbagliato nel dichiarare i redditi relativi al 2021 nella dichiarazione 2022 ha ora un "ravvedimento" più vantaggioso. Dovrà versare un diciottesimo del minimo edittale delle sanzioni, oltre all'imposta e agli interessi dovuti. II pagamento potrà essere diluito in 8 rate trimestrali con scadenza della prima rata fissata al 31 marzo 2023. Sulle scadenze quelle successive sono dovuti gli interessi del 2% annuo.
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