Fisco, i dati sul recupero dell'evasione
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La bozza della riforma indica nuovi strumenti per migliorare il rapporto con i contribuenti: dal potenziamento dell'analisi del rischio al ricorso alle tecnologie digitali, nel rispetto della privacy
L'Intelligenza artificiale alleata nella lotta all'evasione fiscale: dalla piena utilizzazione dei dati al potenziamento dell'analisi del rischio, al ricorso alle tecnologie digitali e alle soluzioni hi-tech, sono queste le armi che il governo intende mettere in campo allo scopo di "prevenire e ridurre l'evasione e l'elusione fiscale". Gli strumenti vengono illustrati nella bozza della delega all'esecutivo per la riforma fiscale, che prevede anche premi per chi collabora.
In programma c'è infatti anche il "rafforzamento del regime di adempimento collaborativo" o "l'aggiornamento e l'introduzione di istituti, anche premiali, volti a favorire forme di collaborazione tra l'amministrazione finanziaria e i contribuenti".
La bozza della riforma è articolata in cinque capitoli e 22 articoli in cui vengono esposti principi generali e tempi di attuazione; i tributi, dalle imposte sui redditi alle tassazioni degli enti territoriali: i procedimenti e le sanzioni; i testi unici e i codici; le disposizioni finanziarie. Il testo delega il governo ad adottare, entro 24 mesi dall'entrata in vigore del provvedimento, uno o più decreti legislativi per la "revisione del sistema tributario".
Un punto fondamentale della bozza è quello della "revisione e graduale riduzione" dell'Irpef, per cui sarà data particolare attenzione, tra l'altro, alla composizione familiare e alla tutela della casa e della salute. La revisione dell'imposta, che sarà fatta "nel rispetto del principio di progressività e nella prospettiva della transizione" verso "l'aliquota impositiva unica", prevede il "riordino delle deduzioni dalla base imponibile, degli scaglioni di reddito, delle aliquote di imposta, delle detrazioni dell'imposta lorda e dei crediti d'imposta tenendo conto delle loro finalità, con particolare riguardo, si legge nel testo, alla composizione del nucleo familiare, alla tutela del bene casa e di quello della salute delle persone, dell'istruzione, della previdenza complementare, nonché degli obiettivi di miglioramento dell'efficienza energetica e della riduzione del rischio sismico".
La bozza prevede anche di "razionalizzare il numero e la misura delle aliquote Iva secondo i criteri posti dalla normativa Ue, al fine di prevedere una tendenziale omogeneizzazione del trattamento Iva per i beni e servizi similari, meritevoli di agevolazione in quanto destinati a soddisfare le esigenze di maggior rilevanza sociale". Nel testo si auspica inoltre di ridurre l'aliquota Iva all'importazione di opere d'arte, estendendo l'aliquota ridotta anche alla cessione di oggetti d'arte o da collezione.
Il viceministro dell'Economia Mario Leo precisa che nella riforma, che arriverà la prossima settimana in Consiglio dei ministri, "sarà importante il confronto con le professioni". Nel suo videomessaggio inviato al convegno dell’Associazione nazionale commercialisti, a Torino, Leo tocca anche il tema del rispetto dello Statuto del contribuente, una norma del 2000 su cui "lavoreremo per farla diventare legge generale".
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