Il viceministro dell'Economia: "Il concordato preventivo non è stato un flop, buoni i risultati di emersione. Tendiamo la mano ai contribuenti onesti, siamo inflessibili con gli evasori"
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Il viceministro dell'Economia Maurizio Leo non boccia il concordato preventivo (come funziona e a chi è rivolto). "Ancora stiamo facendo i conti ma il dato più interessante è legato al fatto che una buona fetta dei contribuenti che ha aderito stava sotto l'8" nella pagella fiscale, si tratta di "soggetti che in qualche modo sono emersi", ha spiegato Leo. "Non direi che è stato un flop - ha precisato - direi che è stato sicuramente un meccanismo che mira a fare emergere il sommerso e il risultato è abbastanza buono".
Sul concordato fiscale, Leo ha quindi aggiunto: "Aspettiamo, vediamo i numeri che vengono fuori, in ogni caso l'aspetto che ci premeva era proprio legato anche a far emergere coloro i quali avevano il cosiddetto punteggio Isa sotto l'8. Se questi contribuenti rappresentano un numero significativo e importante è come aver fatto un contrasto all'evasione significativo e importante. Ora vedremo i numeri ma è una strada, è un percorso che abbiamo avviato, un percorso mirato proprio a cambiare paradigma. Vogliamo tendere la mano ai contribuenti onesti con il cosiddetto fisco amico, ed essere inflessibili con chi evade".
Parlando poi della sostituzione del direttore dell'Agenzia delle Entrate dopo le dimissioni di Ernesto Maria Ruffini, Leo ha precisato: "Vogliamo fare in modo che ci sia tranquillità nell'amministrazione finanziaria e che si interpreti effettivamente questo cambiamento di rotta che vogliamo fare, e che da parte di tutto il personale dell'amministrazione finanziaria ci sia la consapevolezza che vogliamo tendere la mano ai contribuenti essendo sicuramente inflessibili con chi fa frodi, simulazioni e via dicendo. Questo è un sentiment che devono avere tutti quanti appartenenti gli appartenenti all'amministrazione finanziaria".