Ospite a Matrix, il ministro dei Beni culturali spiega gli interventi dei privati nel patrimonio artistico nazionale
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Dario Franceschini ospite a Matrix, risponde alla domanda del conduttore Nicola Porro “Alla cultura servono le imprese private?”: “Se il privato si avvicina ai beni culturali in qualche modo ne dissacra la funzione pubblica, ma è una stupidaggine assoluta. Dove c’è il mecenatismo è perché c’è un’agevolazione fiscale tale da permettere a quei Paesi di sostentare il settore. Con la nostra riforma siamo riusciti a fare questo" ha sottolineato il ministro dei Beni Culturali. "Duecentotrenta milioni di euro investiti finora da più di 4 mila donatori che sostengono il patrimonio italiano. Una raccolta questa che parte dal basso e dà il 65% di sgravio fiscale a chi decide di donare per la manutenzione del bene pubblico”. E aggiunge: “Ne siamo orgogliosi”.