Viene chiesta la rimodulazione dello stop indetto per venerdì 17 novembre. Bombardieri: "Non rispetteremo il divieto". Landini: "Faremo lo sciopero". La Lega: "L'Autorità castiga il capriccioso Landini"
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Mancano i requisiti per lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil venerdì 17 novembre secondo il Garante. Ma le due sigle sindacali confermano la proclamazione dell'astensione dal lavoro " le sue modalità di svolgimento". Il Garante da parte sua aveva ribadito "il contenuto del provvedimento adottato in data 8 novembre", con cui viene chiesta la rimodulazione dello stop in alcuni settori. "Lo sciopero, così come proclamato dalle confederazioni sindacali (con esclusione di numerosi settori) non può essere considerato quale sciopero generale, ai fini dell'applicazione della disciplina che consente delle deroghe alle normative di settore sui servizi pubblici", si legge in una nota dopo l'incontro con i due sindacati. Il leader della Uil Pierpaolo Bombardieri d'altra parte aveva reagito assicurando: "Non rispetteremo i divieti". E Landini: "Confermiamo lo sciopero". Il commento della Lega: "La commissione mette in castigo il capriccioso Maurizio Landini". Cgil e Uil: "Il 17 non sciopera il trasporto aereo".
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La Commissione di Garanzia sugli scioperi, viene sottolineato in una nota, "con la decisione assunta, non intende in alcun modo mettere in discussione l'esercizio del diritto di sciopero, ma continuare ad assicurare l'osservanza delle regole che ne garantiscono il contemperamento con i diritti costituzionali della persona".
Nonostante la presa di posizione, ecco la nota di Cgil e Uil: "Non condividiamo la decisione assunta dalla Commissione di garanzia. Si tratta di un'interpretazione che, non riconoscendo la disciplina dello sciopero generale, mette in discussione nei fatti l'effettivo esercizio del diritto di sciopero sancito dalla Costituzione a tutte le lavoratrici e i lavoratori".
Cgil e Uil hanno deciso di "esentare dallo sciopero generale nazionale del 17 novembre, l'intero comparto del trasporto aereo, personale di volo, personale di terra (gestori, handlers, catering, servizi in appalto della vigilanza privata aeroportuale), personale Enav e di concentrare l'astensione per il Corpo dei Vigili del fuoco nell'arco temporale 9-13". È quanto si legge nella nota con cui i due sindacati.
aIl leader della Cgil Maurizio Landini dice che conferma "lo sciopero del 17" e spiega: "E' tempo di cambiare il Paese, Salvini dovrebbe avere più rispetto per i lavoratori e le lavoratrici. Il Garante ha sbagliato perché sta forzando, una forzatura che mette in discussione il diritto di sciopero".
Il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri, già in precedenza aveva replica duramente intervenendo su La7: "Sono esperti nominati da questo governo. Spiegare alle organizzazioni sindacali che non è uno sciopero generale ma uno sciopero intersettoriale è una presa di posizione, una visione singolare. Non abbiamo alcuna intenzione di rispettare i divieti della commissione di garanzia, del governo. E' singolare che il ministro dica una cosa e coincida esattamente con quello che dice la commissione". E, riferendosi anche a Salvini, replica che piuttosto "servirebbe parlare di lavoro, pensioni, contratti".
Un appello "al buonsenso e al rispetto delle regole". Lo formula il vicepremier e ministro Matteo Salvini dopo l'intervento della Commissione di Garanzia per gli scioperi, che "ha dato torto" alla Cgil e alla Uil. "Difendiamo il sacrosanto diritto alla mobilitazione, ma deve avvenire nel rispetto delle regole e non sulla pelle di milioni di famiglie, studenti e lavoratori. Una minoranza di iscritti ad alcune sigle sindacali non può danneggiare un intero Paese", spiega.
Il ministro dei Trasporti si dice poi pronto a intervenire per limitare gli eventuali scioperi di venerdì 17. Alla domanda se intende intervenire Salvini risponde: "Assolutamente sì. Onori e oneri di un ministro che ha il dovere di garantire il diritto ai trasporti e alla mobilita' a tutti gli italiani". Dunque "se i sindacati non rispetteranno le regole sarò io a imporre limitazioni orarie, come il 90% degli scioperi che guarda caso vengono convocati di venerdì, di lunedì o nei prefestivi. Non è rispettoso dei lavoratori".
"La Commissione di Garanzia degli scioperi - scrive in una nota la Lega - mette in castigo il capriccioso Maurizio Landini: bocciata la pretesa del leader della Cgil di trascorrere un weekend lungo il prossimo 17 novembre sulla pelle di milioni di italiani. La mobilitazione non potrà essere di 24 ore: i troppi anni a servizio del Pd al governo nazionale hanno arrugginito la Cgil che evidentemente ha dimenticato l'Abc".
"Quello proclamato per venerdì 17 novembre è e rimane uno sciopero generale e non uno sciopero intersettoriale come vorrebbe far passare l'Autorità garante degli scioperi ed è per questo motivo che la Uiltrasporti è intenzionata ad andare avanti con questa protesta non ottemperando alle limitazioni richieste". Così il segretario della Uilt, Claudio Tarlazzi. "Il diritto dei lavoratori allo sciopero va preservato e difeso e non capiamo come mai a essere fermati siano solo gli scioperi indetti dalle organizzazioni confederali, mentre per i quattro scioperi proclamati nei mesi scorsi dai sindacati autonomi non sia intervenuto nessuno", prosegue.
Giorgia Meloni ha aumentato la precarietà e in Manovra taglia i servizi e le pensioni - ha detto Elly Schlein in un punto stampa al Nazareno -. Le taglia anche a medici e infermieri mentre smantella la sanità pubblica. E intanto umilia i lavoratori calpestando il loro diritto di sciopero. E' un assaggio del premierato forte: forte con i deboli e debole con i forti".
"Non entro nelle valutazioni del garante, ma il ministro delle Infrastrutture minaccia e suggerisce ai sindacati in quali giorni fare sciopero. Il problema non è lo sciopero ma le ragioni, che sottoscriviamo completamente". Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte.
"Fanno bene Cgil e Uil a confermare lo sciopero, il divieto è ingiustificato", dice il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. "Gli esponenti della destra e del governo ritengono labili le motivazioni per lo sciopero? - aggiunge -. Comprensibile, perché questa destra non difende evidentemente le ragioni dei lavoratori, dei pensionati e dei ceti sociali più deboli".
In generale, lo sciopero è un diritto costituzionale dei lavoratori, che possono esercitarlo individualmente o collettivamente, per difendere i propri interessi professionali, economici e sociali. Tuttavia, lo sciopero deve essere proclamato da un'organizzazione sindacale rappresentativa dei lavoratori interessati, che deve rispettare le norme previste dalla legge e dai contratti collettivi. In alcuni casi, lo sciopero può essere proclamato anche da comitati di base o da assemblee di lavoratori, purché siano garantite le condizioni di democraticità e trasparenza. In alcuni settori, come quello pubblico o quello dei servizi essenziali, lo sciopero è soggetto a limitazioni e vincoli specifici, per tutelare l'interesse generale della collettività.
Per sciopero generale si intende una forma di protesta collettiva che coinvolge lavoratori di diversi settori e categorie, con l'obiettivo di esercitare pressione sul governo o sui datori di lavoro per ottenere miglioramenti delle condizioni di lavoro, dei salari, dei diritti o delle politiche sociali. Lo sciopero generale è uno strumento di lotta sindacale che richiede una forte adesione e solidarietà tra i lavoratori, e che può avere conseguenze economiche e sociali rilevanti.
Lo sciopero a singhiozzo, invece, è una forma di protesta sindacale che consiste nell'alternare giorni di lavoro a giorni di astensione. Questo tipo di sciopero ha lo scopo di creare disagio e pressione sui datori di lavoro, senza però compromettere del tutto la produzione o il servizio. Lo sciopero a singhiozzo è spesso usato dai lavoratori dei trasporti, della sanità o dell'istruzione, che hanno un ruolo essenziale per la società.
La Commissione di Garanzia è un organo collegiale composto da cinque membri nominati dal Presidente della Repubblica, su proposta del presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentiti i presidenti delle Camere. I membri della Commissione durano in carica cinque anni e non possono essere riconfermati. La Commissione ha il compito di vigilare sul rispetto delle norme in materia di sciopero nei servizi pubblici essenziali e di conciliare le parti in conflitto.
AGGIORNAMENTO Ecco che cosa pensa Landini sulla precettazione