Bruxelles: "Diminuire la nostra domanda è la strategia più saggia". Modificato il testo: c'è il riferimento al price cap. Intanto, con i tagli alle forniture russe, vola il prezzo del combustibile sul mercato europeo
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"I ministri hanno raggiunto un accordo politico sulla riduzione della domanda di gas in vista del prossimo inverno". Lo annuncia, in un tweet, la presidenza ceca del semestre Ue dopo il Consiglio Affari Energia. "L'annuncio di Gazprom", secondo cui l'afflusso di gas alla Germania attraverso il gasdotto Nord Stream 1 sarà ridotto ancora del 20%, "sottolinea ancora una volta che dobbiamo essere pronti per un possibile taglio delle forniture da parte della Russia", ha detto il commissario Ue all'Energia, Kadri Simson. Il piano è stato quindi approvato, con la sola opposizione dell'Ungheria, con alcune importanti modifiche rispetto al testo originario: c'è anche il riferimento al tetto del prezzo ("price cap"). Il ministro italiano per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani assicura: "Entro l'inizio dell'inverno saremo quasi indipendenti dalle forniture russe".
Il piano Ue: in deroga il taglio cala fino al -7% - In deroga il taglio ai consumi di gas può scendere dal -15% fino al -7%. E' quanto prevede il nuovo testo sul piano d'emergenza sul gas approvato in Consiglio Affari Energia. La riduzione obbligatoria della domanda di 8 punti scatta "a condizione che gli Stati dimostrino che la loro interconnessione con altri Stati membri in capacità tecnica di esportazione rispetto al loro consumo annuale di gas nel 2021 è inferiore al 50% e che la capacità sugli interconnettori verso altri Stati membri è stata effettivamente utilizzata per il trasporto di gas a un livello di almeno il 90% fino al mese prima", si legge nel testo.
Deroga ai tagli in caso di depositi pieni e aumento del consumo dell'8% - Il piano di taglio dei consumi di gas su cui è stato raggiunto l'accordo del Consiglio Energia prevede che "gli Stati membri possono anche richiedere una deroga se hanno superato i loro obiettivi di riempimento dei depositi di gas, se sono fortemente dipendenti dal gas come materia prima per le industrie critiche o se il loro consumo di gas è aumentato di almeno l'8% nell'ultimo anno rispetto alla media degli ultimi cinque anni.
Il riferimento al price cap - Nel nuovo testo viene citato anche il tetto al prezzo del gas anti-speculazioni, ma solo nel preambolo come possibilità. "In seguito alla richiesta del Consiglio europeo, la Commissione sta anche esplorando, insieme ai nostri partner internazionali, i modi per frenare l'aumento dei prezzi dell'energia, compresa la possibilità di introdurre dei tetti temporanei ai prezzi delle importazioni e di proseguire i lavori sull'ottimizzazione del funzionamento del mercato europeo dell'elettricità", si legge nel testo.
La commissaria Ue all'Energia: "Dobbiamo affrontare questa crisi ora" - "Dobbiamo agire ora, dobbiamo prepararci, dobbiamo affrontare questa crisi ora, insieme, e per fare questo dovremmo ridurre la nostra domanda preventivamente; questo ci permetterà di continuare a riempire i nostri depositi di stoccaggio sotterranei che oggi sono al 66%". Lo ha detto la commissaria Ue all'Energia, Kadri Simson.
"Forniture ridotte? Non c'è una ragione tecnica, ma politica" - La commissaria ha sottolineato che "non c'è una ragione tecnica" per la riduzione delle forniture di gas da parte di Gazprom. "E' un passo politicamente motivato, e noi dobbiamo essere pronti. E' esattamente per questa ragione che dobbiamo preventivamente ridurre la nostra domanda di gas; è la strategia più saggia".
A un giornalista che chiedeva se la proposta originaria non risulti indebolita dall'introduzione di molte eccezioni, volute dagli Stati membri, rispetto alla riduzione del 15% dei consumi di gas, che diverrebbe obbligatoria in caso di dichiarazione dello stato di allerta europeo, Simson ha risposto: "Come sapete la Commissione ha proposto un regolamento una settimana fa, e la nostra proposta era quella di mandare un messaggio di unità e solidarietà, perché i volumi di gas che riusciamo a non usare in un Paese aiutano gli altri Stati membri che potrebbero dover fronteggiare sfide molto difficili" perché più dipendenti dal gas russo. "Penso sia importante sottolineare che adesso il riempimento dei nostri depositi di stoccaggio nell'Ue sta ancora continuando. Questo significa - ha rilevato Simson - che i nostri Stati membri sono riusciti ad avere più gas nelle ultime settimana". L'obiettivo è di avere gli stoccaggi pieni all'80% entro la fine di ottobre, per essere pronti alla stagione invernale.
Cingolani: "Entro l'inverno quasi indipendenti dalla Russia" - "Entro l'inizio dell'inverno saremo quasi indipendenti dalle forniture russe". Lo ha detto il ministro per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, parlando del gas durante la sessione pubblica del Consiglio Affari Energia. "Entro l'anno prossimo - ha aggiunto - la situazione sarà piuttosto sicura, senza grandi dipendenze da Mosca. Anzi, senza alcuna dipendenza dalla Russia".
Vola il prezzo del gas in Europa - Vola il prezzo del gas in Europa con il nuovo taglio di forniture da parte della Russia. Ad Amsterdam il prezzo sale a 193 euro al megawattora, con un rialzo del 9,2% e portandosi a livelli di inizio marzo scorso. Corrono anche le quotazioni a Londra in aumento del 10,8% a 355 penny al Mmbtu.