L'ex premier: "Farò uso della flessibilità per aiutare gli investimenti. Mi concentrerò sulla riduzione dei debiti alti"
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Il Patto di stabilità "non è perfetto, e quindi "userò l'opportunità che ci dà la revisione del six e two pack per riflettere sul futuro, basandomi sull'evidenza del passato". Così. Paolo Gentiloni ha delineato il suo piano d'azione durante l'audizione al Parlamento Ue, che lo ha confermato commissario designato agli Affari economici. L'ex premier ha quindi garantito che all'Italia darà "la stessa attenzione degli altri 27 Stati membri".
"Bisogna andare verso una interpretazione che renda il Patto più semplice - ha aggiunto-. Sono dell'idea che i Paesi che hanno uno spazio fiscale lo utilizzino, chi ha spazio fiscale fa bene a utilizzarlo".
"Flessibilità per aiutare investimenti" - Gentiloni ha quindi promesso di "supervisionare l'applicazione del Patto di Stabilità e crescita per assicurare la sostenibilità dei conti. Farò uso delle flessibilità quando necessario, per ottenere una fiscal stance appropriata e consentire alle politiche di bilancio di giocare un ruolo di stabilizzazione e promuovere gli investimenti".
"Mi concentrerò sulla riduzione dei debiti alti"- Il commissario designato all'Economia ha poi precato: "Nell'applicare le regole mi concentrerò sulla riduzione del debito pubblico come qualcuno a cui sta profondamente a cuore l'impatto potenzialmente destabilizzante del debito alto, quando l'economia va male".
"Non sarò commissario di un solo Paese" - Rispondendo a una domanda dell'eurodeputato del Ppe, Marcus Ferber, l'ex premier ha affermato: "Voglio essere molto chiaro. Non sarò il rappresentante di un singolo governo nella Commissione ma sarò il commissario agli Affari economici e avrò a che fare con le 27 bozze di leggi di stabilita'". "Non commento la bozza di Bilancio dell'Italia, anche perché non l'abbiamo ancora. Avremo il piano tra 12 giorni e a quel punto gli dedicherò esattamente la stessa attenzione, attitudine al dialogo e serietà che riserverò agli altri Stati membri dell'Ue".
"Crescita non sostenibile, pensare ai cittadini" - "Negli anni che abbiamo alle spalle, nonostante il superamento della crisi economica e il ritorno della crescita, le sfide non sono certo mancate - ha detto ancora -. E sono ancora aperte davanti a noi, con diversa intensità da Paese a Paese. Ma ovunque si manifesta la contraddizione tra la crescita economica e la sua insufficiente sostenibilità sociale e ambientale. I cittadini europei pretendono risposte".