Il ministro dell'Economia: "Italia fuori dalla procedura di deficit dal 2027"
Giancarlo Giorgetti © Ansa
"La Manovra che presenteremo fornirà le risorse necessarie per confermare gli interventi ritenuti prioritari. Tra questi rientrano le misure necessarie per rendere strutturali gli effetti del taglio del cuneo sul lavoro e l'accorpamento delle aliquote Irpef su tre scaglioni". Lo ha affermato il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti. Nella legge di Bilancio, ha aggiunto, ci saranno anche "interventi finalizzati a sostenere la natalità e per fornire un sostegno alle famiglie numerose oltre a risorse per il rinnovo dei contratti pubblici del periodo 2025-27 per tenere conto dell'andamento dell'inflazione".
In audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, il ministro ha evidenzianto come il Psb (Piano strutturale di bilancio) "delinei un quadro di finanza pubblica che porta una stabile riduzione del debito pubblico e dei relativi oneri. È una necessità ineludibile".
Tra le azioni di riforma previste per "rendere il sistema fiscale più efficiente", figura anche "l'aggiornamento degli archivi catastali che dovrà includere le proprietà a oggi non censite e valori catastali rivisti per quegli immobili che hanno conseguito un miglioramento strutturale, a seguito di interventi di riqualificazione finanziati in tutto o in parte da fondi pubblici".
Il governo, ha aggiunto Giorgetti, "ritiene di poter conseguire, pur adottando un profilo di aggiustamento coerente in media con quello stimato dalla Commissione, una riduzione del rapporto tra indebitamento netto e il Pil più rapida e tale da portare l'Italia al di fuori dalla procedura di deficit eccessivo a partire dal 2027. Al percorso di correzione strutturale individuato lungo i sette anni di aggiustamento, corrisponde un tasso di crescita medio annuo della spesa netta pari a 1,5%, che è in linea con quello della traiettoria di riferimento della Commissione".
La recente revisione delle stime trimestrali annuali da parte dell'Istat, pur elevando di molto il livello del Pil sia in termini nominali che reali, hanno comportato una correzione meccanica al ribasso della crescita acquisita per il 2024. Il che rende "più difficile il conseguimento di una variazione annuale del Pil reale dell'1% per l'anno in corso". I nuovi dati trimestrali, "pur avendo un probabile impatto sulla lettura finale del 2024, non suscitano preoccupazioni per gli anni seguenti".
La Manovra porterà inoltre "a una riduzione delle accise sulla benzina e a un aumento per quelle sul gasolio. Lo faremo con gradualità, evitando contraccolpi alle categorie professionali", ha spiegato Giorgetti. Il ministro ha precisato che il Piano parla di "allineamento" delle aliquote, che "è un obbligo europeo rispetto ai sussidi ambientalmente dannosi".
"Taglieremo più le spese che aumentare le tasse perché questa è la nostra impostazione", ha dichiarato ancora il ministro. "Taglieremo tutte le spese tranne la spesa sanitaria, che manterrà l'incidenza sul Pil. Tutte le altre subiranno tagli significativi e costringeremo le amministrazioni a realizzarli".