"NO SCORCIATOIE PER IL DEBITO"

Governo, monito di Visco: "Il destino dell'Italia è quello dell'Ue"

Il governatore di Bankitalia sottolinea che "per ridurre il debito non vi sono scorciatoie". Poi avverte: "Se venisse messo a repentaglio il valore dei loro risparmi, i risparmiatori reagirebbero fuggendo"

29 Mag 2018 - 19:05
 © ansa

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"Il destino dell'Italia è quello dell'Europa", il cui sviluppo "determina il nostro e allo stesso tempo ne dipende". A indicarlo è il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, sottolineando che "per ridurre il debito non vi sono scorciatoie". Visco avverte infatti che "se venisse messo a repentaglio" il valore dei loro risparmi, i risparmiatori "reagirebbero fuggendo. E gli investitori stranieri sarebbero ancora più rapidi".

Nelle considerazioni finali in occasione della relazione annuale 2018, Visco afferma: "Siamo parte di una grande area economica profondamente integrata - - il cui sviluppo determina il nostro e allo stesso tempo ne dipende. È importante che la voce dell'Italia sia autorevole nei contesti dove si deciderà il futuro dell'Unione Europea. Tutti i Paesi che ne fanno parte devono contribuire al suo progresso. Nei prossimi mesi saranno affrontate questioni di grande rilievo: la governance dell'Unione, il suo bilancio pluriennale, la revisione della regolamentazione finanziaria".

"Momento delicato, non ignorare vincoli" - Secondo Visco "non sarebbe saggio ignorare le compatibilità finanziarie perché è a tutti evidente la delicatezza e la straordinarietà del momento che stiamo vivendo". Il governatore di Bankitalia ricorda inoltre che il rispetto degli equilibri finanziari serve "non per rigidità a livello europeo o minacce speculative, ma perché le nostre azioni, i nostri programmi forniscono i segnali che orientano l'allocazione delle risorse a livello nazionale e globale".

"Povertà raddoppiata, Rei copre 40% famiglie" - La crisi ha accentuato il disagio con la quota delle famiglie che vivono in povertà assoluta "quasi raddoppiata negli ultimi 10 anni e arrivata a sfiorare il 7%", sottolinea ancora Visco spiegando che le risorse del reddito di inclusione (Rei) "consentono di coprire circa il 40% delle famiglie in povertà assoluta. Nel procedere a un suo rafforzamento o all'adozione di altri provvedimenti - avverte - oltre a evitare di scoraggiare la ricerca di un lavoro regolare bisognerà prestare attenzione alle conseguenze sui conti pubblici".

"Aumentare debito vuol dire accollarlo alle prossime generazioni" - Aumentare il debito pubblico "vuol dire accollare" alle prossime generazioni "quello che oggi non si vuole pagare", sottolinea il governatore della Banca d'Italia. "Non sono le regole europee il nostro vincolo. E' la logica economica. A essa è strettamente connesso l'obbligo, che tutti abbiamo, di non compromettere il futuro delle prossime generazioni. Ridurre l'incidenza del debito pubblico - aggiunge - e contemporaneamente sospingere l'attività economica è difficile ma non impossibile. Il momento non è sfavorevole: è contenuta la distanza che ci separa dall'equilibrio di bilancio, è in miglioramento la competitività, le condizioni finanziarie in Europa sono distese".

Visco: "C'è fiducia in Italia al di là di meschinità" - "La fiducia nell'Italia "e' grande, sul piano economico e su quello civile" e questo "al di là di meschine e squilibrate valutazioni", dice il governatore di Bankitalia. Le riforme introdotte nel mercato del lavoro "hanno avuto nel complesso effetti positivi sull'andamento dell'occupazione" ma "resta elevata la disoccupazione, in particolare nel Mezzogiorno e tra i giovani".

"Da criptovalute possibile minaccia per stabilità finanziaria" - Visco analizza infine anche il fenomeno crescente delle criptovalute: "Una diffusione non controllata di criptoattività di natura digitale può comportare rischi per la protezione del consumatore e favorire attività illecite. In prospettiva, può costituire una minaccia per la stabilità finanziaria".

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