Si è espresso a favore il 97,6% dell'assembea. Ora si attendono le mosse di UniCredit dopo che il ceo Orcel aveva minacciato di ritirare l'ops su Bpm se si fosse proceduto con l'aumento dell'opa
La decisione era scontata, ma probabilmente non ci si aspettava una maggioranza così larga: l'assemblea dei soci di Banco Bpm ha approvato il rilancio dell'offerta pubblica di acquisto su Anima e l'attribuzione al cda della delega per poter eventualmente rinunciare ad alcune condizioni di efficacia dell'operazione. Hanno votato 3.525 soci, riuniti al Mico di Milano, in rappresentanza del 56,672% del capitale. A favore della proposta si è espresso il 97,641% del capitale presente, contrario lo 0,457%, astenuto l'1,902%.
A FAVORE ANCHE CREDIT AGRICOLE
Il sì all'aumento dell'opa su Anima è arrivato anche da Credit Agricole. E' quanto si apprende da fonti finanziarie. Agricole è il primo azionista di Bpm con una quota del 9,9% a cui si aggiunge un 5% potenziale che potrà essere formalmente acquisito una volta ottenuta l'autorizzazione Bce a superare la soglia del 10%.
L'INGRESSO DI DEUTSCHE BANK
Da ieri nuovo tra i soci di Banco Bpm è entrato anche Deutsche Bank, col 5,18%: "Non abbiamo notizia della loro partecipazione - ha detto l'ad di Bpm, Giuseppe Castagna - ma mi sembra molto evidente che qualora abbiano votato, l'hanno fatto in modo favorevole". Riguardo alla quota detenuta da Deutsche per conto di clienti, Castagna si è limitato a spiegare di non sapere "a chi sia riferita" la partecipazione della banca tedesca.
ATTESE LE MOSSE DI UNICREDIT
L'aumento dell'opa su Anima approvato oggi è ostacolato da UniCredit, che a sua volta ha lanciato una ops proprio su Bpm: nei giorni scorsi il ceo di Gae Aulenti, Andrea Orcel, si era rivolto proprio ai soci del Banco: “Se rilanciate su Anima - aveva scritto in un comunicato - andrete incontro a rischi e incertezze. E noi potremmo ritirare la nostra offerta”. Insomma, Orcel aveva scritto nero su bianco che se Bpm avesse rilanciato, ci sarebbero state forti ripercussioni e che UniCredit avrebbe potuto rinunciare alla sua ops, lasciando intendere che a quel punto il titolo Bpm sarebbe potuto crollare. Stamattina all'inizio dell'assemblea l’ad di Bpm, Castagna, ha ribadito che quella su Anima è l’unica offerta in denaro, e non in scambio, tra le tante presenti sul mercato in questo periodo di particolare fermento per il risiko bancario.
"UNICREDIT CHIARISCA LA POSIZIONE IN RUSSIA"
Da parte sua Castagna, rispondendo alle domande degli azionisti in assemblea, si è rivolto proprio a Orcel chiedendo a UniCredit di fare chiarezza sui rapporti con Mosca: "C'è un'indicazione della Bce di uscire dalla Russia nell'ambito delle sanzioni elevate dall'Occidente. Notiamo che UniCredit ha ancora delle attività in Russia - ha detto l'ad di Banco Bpm - e quindi chiediamo di fare chiarezza su questo mancato rispetto delle indicazioni fornite dalla Bce". "Noi siamo stati iper trasparenti su piano e strategia - ha aggiunto Castagna - Nessuno dei nostri azionisti può dire di non sapere dove va la nostra banca, chiediamo la stessa trasparenza anche ad altri".