Secondo Assinform, in Italia l'innovazione digitale si sta diffondendo ancora troppo lentamente e sopratutto in modo disomogeneo
Un'analisi di Assinform condotta in collaborazione con NetConsulting Cube sostiene che il mercato digitale italiano non ha risentito del recente rallentamento del quadro macro-economico.
Nel primo semestre del 2016, il mercato delle ICT (acronimo che sta per Information & Communication Technology) è cresciuto rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, arrivando a 31,9 miliardi di euro (+1,2% su base annua).
Una performance in linea con quella dello scorso anno ? la crescita registrata nel 2015 è stata dell'1% ? e che dovrebbe essere confermata tanto nei prossimi sei mesi ? alla fine del 2016 il mercato digitale dovrebbe raggiungere i 65,7 miliardi di euro (+1,3%) ? quanto nel prossimo triennio.
Un rapporto realizzato da Assinform e Confindustria Digitale in collaborazione con NetConsulting cube e gli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano (Il digitale in Italia nel 2016, presentato nei mesi scorsi) prevede infatti che il mercato digitale italiano crescerà sia nel 2017 (+1,7%) che nel 2018 (+2%).
Pur contenendo dati senza dubbio positivi, tuttavia il report osserva che nel nostro Paese l'innovazione digitale si sta diffondendo ancora troppo lentamente e sopratutto in modo disomogeneo: a rimanere ?ai margini dell'evoluzione digitale? sono in particolare la pubblica amministrazione e le piccole e medie imprese, che ricoprono un ruolo determinante nell'economia italiana.
Le pmi ? si sottolinea nel report ? rappresentano il 99% del tessuto imprenditoriale italiano e contribuiscono a generare oltre il 51% del Prodotto interno lordo (PIL) del nostro Paese. A trainare il mercato digitale italiano sono invece le grandi imprese ? quelle dell'industria, in primis ?, le banche e le compagnie assicurative.