I primi dati relativi al settore fanno ben sperare: presenze alberghiere, fatturato diretto e giro d’affari, in crescita nei periodi clou. Scendono gli occupati (-0,7%)
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Il 2015 ha confermato quanto già osservato nel 2014: il turismo in Italia è in risalita. Il buon andamento dei pernottamenti alberghieri riscontrato mese dopo mese (a parte alcune eccezioni) è stato, infatti, confermato dal dato complessivo di fine anno. Buone notizie anche dalla spesa dei turisti (è da record il fatturato per quello “verde”) ma c'è una nota dolente: il calo degli occupati nel settore.
Secondo Federalberghi il numero degli occupati è diminuito, nell'arco dei dodici mesi, dello 0,7%, risultato di un aumento dello 0,7% dei dipendenti con contratti a tempo indeterminato e di un calo dell'1,7% di quelli con un contratto a termine. Secondo la Federazione il calo dei lavoratori a tempo determinato “denota quanto le aziende siano state costrette a limitare il coinvolgimento di collaboratori part time, proprio per cercare di tenere fermo e salvaguardare il fattore umano e professionale di quelli assunti a tempo indeterminato”.
Per quanto riguarda invece le presenze, l'analisi indica una crescita complessiva del 3,6% sul 2014, con un aumento del 3,2% di quelle degli italiani ed un +4,1% delle presenze straniere. Il mese che ha riportato la variazione positiva più consistente è luglio, con un +7,9%, mentre quello più deludente è stato aprile, quando le presenze sono scese del 2,1%.
In attesa dei dati relativi alla spesa dei turisti e al fatturato dell'intero 2015, si può tracciare un bilancio sommario con i dati finora disponibili, che sembrano confermare, in linea di massima, una ripresa.
Sostanzialmente il periodo estivo (giugno-settembre) è stato il migliore dal 2008: le presenze italiane sono crescite dell'8,6% rispetto allo stesso periodo del 2014 e quelle straniere del 2,5%. Il fatturato diretto è stato di 18 miliardi di euro – il 7% in più rispetto all'anno precedente (17 miliardi) – e il giro d'affari di 166 miliardi di euro, pari al 10,6% del Prodotto interno lordo. L'incidenza sull'occupazione del Paese è stata invece dell'11,4%.
Anche il periodo invernale fa ben sperare, una ricerca di Federalberghi, in collaborazione con Acs Marketing Solutions, stima infatti che siano stati 12,8 milioni gli italiani (in aumento del 7,7% rispetto allo scorso anno) che tra Natale e Capodanno hanno viaggiato per fini turistici (l'80% di questi si è mosso nel territorio italiano), generando un giro d'affari di 8,5 miliardi di euro. Una cifra a cui si aggiungo altri 500 milioni stimati per l'epifania (con un flusso vacanziero di 2,4 milioni di italiani, il 51% in più rispetto allo stesso periodo del 2014).
Un contributo notevole al fatturato totale del 2015 è arrivato dal turismo verde, ovvero quello legato alla natura. La Coldiretti parla infatti di un giro d'affari di 12 miliardi di euro per l'anno appena concluso e circa 102 milioni di presenze.