SECONDA EDIZIONE

Il Festival di cultura olivettiana punta sulla formazione per uscire dalla crisi

Il 6 e 7 giugno ad Ancona andrà in scena la seconda edizione. Tra gli ospiti il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, e Laura Olivetti

21 Mag 2014 - 12:30
 © ufficio-stampa

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L'investimento sulla formazione è l'opportunità per uscire dalla crisi. Questo il tema centrale della seconda edizione del Festival di cultura Olivettiana, promosso dall'Istituto Adriano Olivetti in collaborazione con la Fondazione Adriano Olivetti, che si terrà il 6 e il 7 giugno. Rappresentanti delle Istituzioni, delle università, delle aziende e dell'informazione, dibatteranno sui temi del lavoro e degli effetti positivi derivanti dagli investimenti nella formazione, prendendo spunto dai casi di maggior successo nel mondo.

"La mission dell'Istao è quella di erogare cultura secondo gli insegnamenti olivettiani – spiega il presidente Andrea Merloni – un tema più che mai attuale in questo momento storico". "Il Festival - continua - ha l'obiettivo di diffondere i valori e i principi di un grande uomo, oltre che di creare una comunità sociale all'interno del pensiero di Olivetti. Abbiamo pensato questo appuntamento come un'esperienza partecipativa e interattiva, unica e appassionante, dove tutti hanno l'opportunità di conversare con persone che condividono gli stessi principi e se ne fanno promotori".

Ad aprire il primo dei convegni, a Villa Favorita, ad Ancona, ci sarà il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini e, ospite d'eccezione, Laura Olivetti, figlia del grande imprenditore di Ivrea nonché presidente della Fondazione.

"Gli spunti all'interpretazione del presente che la figura di Adriano Olivetti offre - dice il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca - sono di straordinario significato. Soprattutto oggi, in questo momento di grandi cambiamenti. La sua instancabile vocazione alla sperimentazione, alla ricerca di risposte innovative alle sfide che la sua epoca poneva, sono un esempio ad affrontare quelle del presente con lo stesso spirito pionieristico. Un ringraziamento particolare va dunque all'Istao e alla Fondazione Adriano Olivetti, che per il secondo anno consecutivo offrono alla comunità marchigiana una due giorni di alta riflessione culturale, economica e sociale".

"La strategia dell'Istao, che ci da ragione in termini di risultati, ha fatto leva sull'implementazione dei rapporti con il mondo accademico, - commenta il direttore generale dell'Istao, Giuliano Calza - un binomio che sviluppa sinergie fondamentali per la crescita dei giovani futuri manager e imprenditori. Investire sulla formazione è, soprattutto oggi, di estrema rilevanza. Come evidenziato da una ricerca ASFOR del 2013, infatti, sono aumentate del 9% le aziende che mantengono invariate le spese sulla formazione e ci si è concentrati soprattutto sui temi della formazione tecnica, formazione professionalizzante e sui temi interfunzionali".

"Nell'ultimo triennio abbiamo istituito internamente un'area dedicata alla Ricerca, il cui Comitato Scientifico è formato da qualificati docenti delle 5 Università marchigiane. Sono inoltre aumentate le collaborazioni con istituzioni e Università estere - prosegue Calza - tra questi, l'Indiana University, la Chicago Northwestern University, la Fordham University e, in Europa, con l'inglese Coventry University, la croata University of Zagreb e l'Università di Brno in Repubblica Ceca".

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