INTERVISTA A TUTTO CAMPO

Padoan: dialogo proficuo con Bce sul Fondo Atlante. Def? Ue darà l'ok

Il ministro dell'Economia parla a tutto campo dagli investimenti privati alla voluntary disclosure. E sul Def afferma: "Documento condiviso con Bruxelles". Sulle 80 euro di Renzi invece "è presto"

13 Apr 2016 - 11:52

Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan rassicura che sia sul Fondo Atlante sia sul Def il "dialogo con la Bce e l'Ue è proficuo e non ci saranno rischi". Anche perché "il Fondo è interamente finanziato e gestito privatamente" e quindi non contravviene le regole di Bruxelles. In merito al Def invece il documento "è stato condiviso con la Commissione europea", che "deve però ancora pronunciarsi sulla flessibilità. Ma sono fiducioso".

Contro il fenomeno dei conti off-shore che lo scandalo Panama papers ha scoperchiato è probabile che il Mef e il governo utilizzino ancora la misura della divulgazione dei conti volontaria: se i dati raccolti daranno esito positivo "continueremo a usare la voluntary disclosure". "Se una macchina funziona ci sono i chilometri da fare", spiega il titolare dell'Economia in una lunga intervista a "Il Sole 24 Ore".

Tornando al Fondo Atlante, che sarà finanziato volontariamente da privati e sarà gestito da una Sgr privata, avrà due obiettivi: contribuire ad alcune ricapitalizzazioni con funzione di rete di protezione e avviare un meccanismo di acquisto dei crediti in sofferenza per rilanciare i prestiti alle imprese. "Nei giorni scorsi c'era stata grande euforia in Borsa, forse troppa", afferma. "Ma alla fine la mancanza di informazioni crea nervosismo", si giustifica.

Il nodo dei crediti in sofferenza invece è un punto caldo sul quale "il governo interverrà presto in maniera risolutiva". Se infatti "i tempi delle controversie vengono dimezzati il valore di mercato dei crediti ne ha un beneficio e ripartiranno i prestiti all'economia reale". "La rimozione di parte dello stock aumenterà l'efficacia della politica monetaria della Bce in italia".

Sull'Unione bancaria, poi, "noi siamo a favore". "Ma deve essere completata dalla garanzia europea dei depositi". La proposta tedesca invece "di limitare i titoli di Stato nei bilanci delle banche è per noi sbagliata: bisogna poter essere liberi di diversificare gli investimenti".

Per Pier Carlo Padoan grazie alle riforme che il governo sta attuando il sistema bancario italiano è "più solido, per questo secondo noi il sentiment degli investitori resta positivo e adesso che quelle riforme saranno implementate sarà di sostegno".

Nel decreto legge sulle banche, assicura che ci saranno norme di indennizzi agli obbligazionisti junior della 4 banche che sono fallite: "Penso che quello sia il contesto corretto", sottolinea.

Sulle privatizzazioni che saranno pari allo 0,5% del Pil ciò non vuole dire solo "vendere un pezzo di Stato per l'abbattimento del debito ma valorizzarle grazie all'esposizione del management alla concorrenza e allo scrutinio dei mercati. "Sarà così per Poste Enav e Fs". E' una possibilità sempre più reale il collocamento di ulteriori quote di Poste.

"Per spingere la crescita in un quadro economico globale di debolezza - chiosa - servono investimenti pubblici e privati e il nuovo pacchetto di misure di finanza per la crescita lo stimoleranno".

Resta il macigno delle clausole di salvaguardia. Stiamo lavorando per capire come muoverci. Sulle 80 euro alle pensioni più basse, di cui aveva parlato il presidente del Consiglio, "è ancora presto per pronunciarsi", ribadisce.

Ciò che serve, oltre alla volontà di riduzione della pressione fiscale, sono i tagli alla spesa per questo la "Spending review continua", spiega.

Sulla flessibilità delle pensioni in uscita per incentivare l'occupazione giovanile, conclude, "bisogna prima tenere conto dei vincoli di finanza pubblica".

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