La normativa, così come formulata, imporrebbe l'addio alle confezioni monouso per frutta e verdura di peso inferiore a 1,5 chili, giudicate superflue
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Il nuovo regolamento sugli imballaggi proposto dall'Ue rischia di danneggiare i consumatori e di cancellare dagli scaffali dei supermercati l'insalata in busta oltre ai cestini delle fragole, le confezioni di pomodorini e le arance in rete. E' l'allarme lanciato dalla Coldiretti, in occasione dell'inaugurazione di Tuttofood, la fiera dell'agroalimentare che si svolge a Milano. La normativa, così come formulata, imporrebbe l'addio alle confezioni monouso per frutta e verdura di peso inferiore a 1,5 chili, giudicate superflue.
Come riportato da Il Sole 24 Ore, secondo Coldiretti questa scelta, qualora venisse confermata, aprirebbe a una serie di problemi, da quelli igienico-sanitari fino alla gestione degli sprechi. Inoltre si potrebbe assistere ad aumenti di costi per consumatori e produttori.
Le ripercussioni ricadrebbero soprattutto sulle scelte del cliente finale. Secondo l'ultimo sondaggio di Unione italian food, i tre quarti degli intervistati acquistano questi prodotti regolarmente, il 38% lo fa addirittura tutte le settimane. Nel carrello l'81% mette le insalate in busta, il 40% preferisce le ciotole di insalata e il 30% sceglie la frutta lavata e tagliata. Nel 2022, secondo le rilevazioni di mercato NielsenIQ, il giro d'affari del settore è stato di quasi un miliardo di euro.
La direttiva avrebbe anche effetti sul comparto del vino. Come rilevato da Coldiretti, così come è scritta condurrebbe a una standardizzazione delle bottiglie e alla riduzione del loro peso, eliminando di fatto il formato magnum. Dal primo gennaio 2030, inoltre, il 10% delle bevande alcoliche immesse sul mercato dovrà utilizzare imballaggi inseriti in sistemi di riuso e dal primo gennaio 2040 tale soglia dovrà salire al 25%. Per i vini, a eccezione degli spumanti, è prevista una soglia del 5% a partire dal primo gennaio 2030 che salirà al 15% entro il primo gennaio 2040.
Il nuovo regolamento andrebbe quindi a colpire due dei settori del made in Italy più esportati all'estero. Pur condividendo la necessità di assicurare una maggiore sostenibilità dei consumi, Coldiretti chiede dunque di "correggere l'attuale proposta, eliminando i divieti per il monouso di frutta e verdura sotto il peso di 1,5 chili e ricalibrando le misure per il settore vinicolo, al fine di non pregiudicare la qualità delle produzioni e la possibilità di scelta da parte dei consumatori".
Sul caso è intervenuto anche il Codacons che ha bocciato le nuove disposizioni europee sugli imballaggi. Se da un lato è giusto ridurre gli imballaggi e limitare il loro peso sull'ambiente - si legge in una nota dell'associazione dei consumatori - dall'altro non trovare più nei supermercati le confezioni monouso di insalata o di frutta danneggerebbe in particolare alcune categorie di consumatori, come i single o le coppie senza figli, cioè coloro che acquistano piccole quantità che consentono di gestire meglio la spesa settimanale e ridurre gli sprechi di cibo in casa. Vi sarebbe inoltre il rischio concreto di un incremento dei prezzi di frutta e verdura nei supermercati, venendo meno la concorrenza dei prodotti confezionati, con un danno economico per la generalità dei consumatori.