A marzo l’industria italiana ha registrato, secondo i dati dell’Istat, buone performance sia per quanto riguarda la produzione che il fatturato
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Dopo la lieve performance positiva realizzata dall'industria in termini di produzione, cresciuta a marzo dell'1,5% tendenziale (quindi rispetto al marzo del 2014) e dello 0,4% rispetto al mese precedente, buone notizie arrivano anche dal fatturato, mentre gli ordinativi registrano una caduta sia congiunturale che tendenziale.
Secondo quanto rilevato dall'Istat il fatturato delle industre italiane è cresciuto a marzo dell'1,3% rispetto a febbraio. Merito di un incremento dell'1% registrato sul mercato interno e dell'1,9% su quello estero. Una crescita che, se si considera il confronto tendenziale, è stata dello 0,9% per il fatturato interno e di ben 4,5 punti percentuali per quello estero.
Se si guarda invece al trimestre, i ricavi risultano in calo dello 0,2% (-02% per quello interno e -0,1% per quello estero) sul periodo ottobre-dicembre e dello 0,7% (-0,2% per quello interno e +1,8% per quello estero) rispetto agli stessi tre mesi del 2014.
Il confronto congiunturale ha visto realizzare le migliori performance dal raggruppamento delle industrie dell'energia (+5,2%) e da quello dei beni strumentali (+2,1%). Le peggiori hanno invece riguardato i beni di consumo (+0,5%, frutto della contrazione dell'1,1% di quelli durevoli e della crescita dello 0,6% di quelli non durevoli).
La variazione annua è stata negativa per l'energia (-14,6%) e per i beni di consumo durevoli (-0,2%. I beni di consumo hanno registrato, nel complesso, un aumento del 2,5% tendenziale (grazie al +3,1% dei beni non durevoli), i beni strumentali un +4,6%, mentre quelli intermedi un +0,2%. Al netto dell'energia il fatturato dell'industria è cresciuto dell'1% rispetto al mese precedente e del 2,3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
Passando agli ordinativi, l'Istat ha rilevato un aumento del 2,7% rispetto a marzo 2014 (e un -0,3% in termini congiunturali) con una aumento importante (+10,6%) per quelli del comparto della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica e apparecchi elettromedicali. La peggiore performance ha interessato invece le industrie tessili, dell'abbiagliamento, delle pelli e degli accessori. Comparto che registrato una variazione negativa di 5,9 punti percentuali rispetto allo stesso mese di un anno fa. In termini congiunturali l'Istituto nazionale di statistica ha rilevato