Per il presidente dell'Anmil "una tendenza che rischia di vedere una preoccupante inversione nell'andamento del fenomeno" riportando l'Italia al 2006
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Gli infortuni sul lavoro restano un'emergenza: nei primi 8 mesi 2015 le denunce di infortuni mortali sono state 752, contro le 652 dello stesso periodo del 2014 (con un aumento del 15%). Per il presidente dell'Anmil Franco Bettoni si tratta di "una tendenza che se proseguirà vedrà l'anno in corso segnare una preoccupante inversione nell'andamento del fenomeno come non si verificava dal 2006".
In occasione della 65esima giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro l'Associazione nazionale tra i mutilati e gli invalidi del lavoro ribadisce così la richiesta di riforma della normativa, compresa la parte relativa agli indennizzi "per garantire a soggetti con gradi di invalidità comunque apprezzabili un sostegno economico per tutta la vita".
Sul tema è intervenuto anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha inviato un messaggio ai partecipanti auspicando "che il rinnovato impegno contribuisca a rafforzare le strategie per assicurare livelli sempre piu' alti di tutela".
E proprio la tutela della salute e della sicurezza è, per il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, "un'assoluta priorità per il nostro Paese. Ritengo che quello della riduzione delle morti sul lavoro debba essere non un traguardo ma una tappa: uno step fondamentale lungo un percorso volto ad assicurare la piena osservanza di tutte le norme, a garanzia della salute e dell'integrità fisica dei lavoratori".